Sono passati oltre tre mesi dall’entrata in vigore, il 2 febbraio scorso, del ddl sulla Green cestini e raccoglitori sigaretteeconomy (la legge 28 dicembre 2015 n. 221, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 18 gennaio 2016), pacchetto di misure che introduce una nuova serie di norme in materia ambientale tra cui alcune definite “culturali” e di “civilità”. Tra queste nuove misure vi sono alcune che sanzionano in maniera decisa, con multe da 30 a 300 euro, i cittadini che buttano per terra cartacce, scontrini, chewing gum e mozziconi di sigarette. Proprio per questo, secondo l’art. 40 della suddetta normativa, tutti i Comuni d’Italia devono provvedere a “installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo”.

A Bari il sindaco Decaro, oltre ad adempiere al nuovo obbligo normativo collocando 5mila posacenere e 1500 fra cestini portarifiuti, gettacarte e contenitori per la raccolta delle deiezioni canine, ha emesso un’apposita ordinanza sindacale che impone ai gestori dei locali privati di collocare dei posacenere fuori dal proprio esercizio. I trasgressori sono puniti con una sanzione amministrativa da 50 euro.

Nel comune di Bisceglie ci sono alcunicestini e raccoglitori di sigarette slider contenitori per la raccolta di sigarette, per esempio lungo la litoranea di levante, sul waterfront, nel quartiere seminario e in alcuni sporadici casi anche in centro, per esempio in via Isonzo e piazza San Francesco. In molte altre zone altamente frequentate della città i posacenere non sono ancora presenti, come  in piazza Vittorio Emanuele, su via Aldo Moro, via XXIV Maggio, via Alcide De Gasperi, sulla litoranea di ponente, nel quartiere di San Pietro e nel quartiere di Sant’Andrea. Come già specificato in precedenza, tutti gli utenti che vengono colti nel gesto di abbandonare gli scarti dei prodotti da fumo sul suolo, in acqua o negli scarichi rischiano una multa fino a trecento euro (la stessa normativa contempla una multa fino a centocinquanta euro per coloro che abbandonano rifiuti di piccole dimensioni, tra i quali scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare).

Per decenni in Italia e nel mondo si è sottovalutato il fenomeno dei mozziconi gettati per terra, che in realtà rappresenta, come certificato da numerosi e autorevoli studi, un pericolo per la salute umana e per l’ambiente. Oltre al danno certo prodotto dal fumo della sigaretta, infatti, la combustione del tabacco nelle sigarette produce circa una cinquantina di sostanze cancerogene di cui gran parte restano imprigionate nei mozziconi grazie al filtro, che mediamente ha un’efficienza filtrante del 50%. Si stima che in Italia ogni anno vengano dispersi nell’ambiente circa 72 miliardi di mozziconi, mentre la stima mondiale arriva a 4,5 milioni di miliardi. Il problema dei mozziconi, che peraltro impiegano anni per decomporsi e sono difficili da raccogliere, si ripercuote anche sull’ambiente marino: una ricerca condotta dall’Onu nel periodo 2002-2006 ha sottolineato che il 40% dell’immondizia recuperata nel Mediterraneo è costituita da mozziconi.