Sarà inaugurato ufficialmente sabato 4 luglio, alle ore 19.30, “Il Borgo delle Meraviglie”. Ma non si tratterà banalmente del taglio di un nastro, bensì della prima pietra che viene posta sulla lunga strada che porta alla definitiva e duratura riqualificazione del Borgo Antico di Bisceglie. L’obiettivo non è quindi far rivivere il centro storico della città per un fine settimana, in occasione di un evento o di un festival, ma di promuovere l’innesco di una reazione a catena virtuosa attraverso l’attivazione di tutte quelle opportunità di cui fino ad oggi si è rilevata la carenza. Per questo motivo è particolarmente ambiziosa l’idea di restituire per ben due mesi, dal 4 luglio fino al 23 agosto, Il Borgo delle Meraviglie ai commercianti, agli artisti e agli artigiani che per decenni hanno contribuito alla sua vitalità, prima del progressivo spopolamento.

Il percorso commerciale, che prenderà il via all’altezza del Teatro Garibaldi, antica sede della Porta Zappino, per terminare alla Porta di Mare, sul bellissimo porto turistico, è stato concepito come una vera e propria “esperienza” per chi deciderà di percorrere gli affascinanti vicoli della città vecchia, che torneranno a splendere grazie alla presenza di negozi di moda, di prodotti agroalimentari, di souvenir e di bigiotteria, ma anche di fiorai, artisti, artigiani del legno, del vimini e del macramè, passando per le tante botteghe che ospiteranno nuovamente gli antichi mestieri. Vent’anni dopo la triste chiusura dell’ultima bottega, nel Borgo Antico di Bisceglie ne apriranno più di 40 tutte insieme.

Proprio pensando alla vivacità commerciale che si registrava in quelle vie nel secolo scorso, Gal Ponte Lama, Associazione “Borgo Antico” e Confcommercio Bisceglie hanno messo a disposizione tutti quei locali che per troppo tempo sono rimasti inutilizzati a chi aveva voglia di sperimentare idee imprenditoriali originali ed innovative, in grado di raccontare il territorio cittadino e la sua secolare tradizione culturale e commerciale. Già negli ultimi giorni, mentre i commercianti cominciavano a “prendere possesso” dei propri locali, si respirava un’aria nuova e si udiva il rumore delle scope che spazzavano e delle saracinesche che si alzavano lì dove fino a qualche settimana fa c’era invece il silenzio.