La vicenda riguardante i numerosi casi di positività da Covid-19 registrati all’interno dell’Opera Don Uva di Bisceglie ha mosso inevitabilmente le sigle sindacali, con la Filcams Cgil Bat che minaccia uno sciopero il prossimo 15 aprile.
“Le denunce rispetto ai più che precari dispositivi di sicurezza individuale recentemente consegnati alle lavoratrici e ai lavoratori operanti presso l’appalto di pulizie Universo Salute – Opera Don Uva”, si legge nella nota, “risalgono all’8 e al 10 aprile scorsi. Informato il Comune della circostanza, con alto senso di responsabilità il Sindaco di Bisceglie, in riscontro alle più che legittime istanze delle lavoratrici e dei lavoratori, il 12 aprile ha fatto pervenire sui luoghi di lavoro idonee mascherine chirurgiche da distribuire agli addetti ed assicurare una scorta sufficiente per i prossimi giorni”.
“La Filcams Cgil Bat, riconosce che tale comportamento attesti la vicinanza dell’amministrazione comunale a coloro i quali garantiscono pulizia, ordine ed igiene in un contesto lavorativo a forte rischio per la salute e sicurezza dei lavoratori. Difatti, sono stati riscontati ad oggi 46 casi di positività al Covid-19, dei quali 36 fra i pazienti e 9 fra gli operatori sanitari”, scrive Domenico Spera in una comunicazione alla Universo Salute e alle istituzioni sottolineando che: “in un simile contesto, i rappresentanti aziendali hanno recentemente consegnato ad ogni lavoratore due mascherine in tessuto TNT che dovrebbero essere utilizzate per tutto il periodo emergenziale ed i dipendenti dovrebbero provvedere anche al lavaggio ed alla igienizzazione delle stesse”.
“Le mascherine in TNT non sono provviste di una scheda tecnica che riporti i metodi corretti per il lavaggio e la sterilizzazione”, sottolinea Spera, “né per definire quanto più a lungo possono essere usate e se e per quante volte è possibile utilizzarle in assoluta sicurezza, senza compromettere le capacità di contenimento e di filtraggio. Ad oggi, non essendo ancora stato definito un processo sicuro per disinfettare e poter riutilizzare le mascherine, questi dispositivi risultano prodotti monouso”.
Spera chiede inoltre di, “abbandonare comportamenti inadeguati e di fornire invece tutti i dispositivi di protezione individuale, ovvero idonee mascherine chirurgiche e per coloro i quali prestano servizio presso i padiglioni n. 2 – 8 – 10 B (terzo e quarto piano) si richiedono anche camici monouso. Pertanto, nel solo ed unico interesse della salute e della sicurezza dei degenti, del personale medico-sanitario e di tutti i lavoratori operanti in appalto, si comunica che, se entro mercoledì 15 aprile non venisse ripristinata la normale fornitura dei dispositivi di protezione individuale, il personale di EP S.p.a. si asterrà in quella data da qualsiasi prestazione lavorativa, proclamando lo sciopero a difesa della salute”, conclude il segretario della Filcams Cgil Bat.