volantini sui muri

Il manifesto in questione

Accade spesso, sì, molto spesso di vedere volantini e manifesti di qualsiasi natura (commerciali, elettorali, promozionali) affissi sui muri della città, su spazi non riservati all’affissione e quindi attaccati abusivamente e nel totale spregio delle più comuni e basilari regole civiche, prima ancora che giuridiche.

A lamentare e lamentarsi proprio di questa situazione incresciosa è il presidente de comitato dei commercianti “Bisceglie Viva” Nicola Papagni il quale, sul personale profilo Facebook, ha sottolineato l’amarezza per l’ennesimo episodio di negligenza mista a irriverenza: «L’iniziativa è lodevole – scrive Papagni riferendosi alla mostra celebrativa dei trent’anni dalla morte di Enrico Berlinguer organizzata dai deputati PD (che vedrà la partecipazione di Pierluigi Bersani, Michele Emiliano e Francesco Boccia) – un’occasione di crescita per la nostra città, ma quei volantini affissi sui muri dei condomini, sui pali della luce o su quant’altro, all’infuori degli spazi pubblicitari ufficiali, trasmette la nostra volontà di non crescere, di non rispettare gli spazi pubblici e privati. Insomma un retaggio della sufficienza e del non rispetto delle regole che regna in tutti noi: non è una buona partenza», conclude Nicola Papagni.

Dopo alcune ore dalla pubblicazione del post del presidente Papagni, arriva, sempre su Facebook, il chiarimento della segretaria cittadina del Partito Democratico Roberta Rigante: «Provvederemo a far togliere i manifesti: chi si è occupato delle affissioni ha preso licenze non concesse. Grazie della segnalazione».

Da qualunque parte vengano commessi atti del genere, che magari non deturpano in maniera definitiva, dispendiosa e irreparabile, ma che non tengono conto, come ribadito, delle regole comuni e del buon senso, meritano una ferma e netta condanna. Non possono essere biasimati e ci auguriamo che associazioni, partiti, movimenti, circoli, esercizi commerciali, locali della movida biscegliese mostrino sempre rispetto nei confronti sia del decoro della città sia di chi, per promuovere un’attività o un evento, acquista, pecunia alla mano, spazi appositi.

Basta davvero poco.
Le annotazioni di Papagni, per quanto lapidarie, sono pienamente condivisibili alla luce di ciò che si palesa molto spesso dinanzi ai nostri occhi.