A distanza di circa tre mesi dall’inaugurazione della nuova sede della sezione locale dell’Associazione Nazionale Carabinieri (Anc), intitolata al Capitano Francesco Gentile, nel Parco “Caduti di Nassyria” (noto anche come Parco della Misericordia per la vicinanza geografica all’omonima chiesa), Bisceglie24 ha incontrato il presidente del sodalizio Antonio Povia per fare il punto sui cambiamenti riguardanti la gestione e la vivibilità stessa del parco. Nella chiacchierata sono intervenuti anche i consiglieri Domenico Di Ceglie e Pasquale Di Pierro.
“Dopo essere stati per anni in via De Gasperi – ha raccontato Povia – abbiamo avuto la necessità di cercare una nuova sede per la nostra realtà. Grazie all’aiuto determinante del sindaco Francesco Spina e di tutta l’amministrazione comunale, ci è stata prospettata la concessione dei locali interni al Parco ‘Caduti di Nassyria’. Sfruttando, in senso positivo, il nostro legame con l’Arma, l’intento era quello di creare un presidio di legalità in un luogo che era diventato, nonostante il grande impegno della comunità parrocchiale che gestiva il parco, obiettivo soprattutto dei vandali. Sapevamo che sarebbe stata una sfida, ma l’abbiamo accettata con entusiasmo”.
Come documentato proprio da B24 in un reportage pubblicato a fine 2015, infatti, il problema del parco non riguardava gli orari o la presenza di rifiuti, situazioni gestite al meglio delle proprie possibilità dai responsabili della parrocchia della cosiddetta ‘Misericordia nuova’, ma proprio quello dei danni causati dai vandali, con panchine divelte e giostrine per bambini distrutte: “La gente aveva paura di frequentare il parco prima del nostro arrivo – ha detto Di Ceglie proseguendo il discorso iniziato dal presidente – Chi abitava in zona denunciava regolarmente, oltre ai danni evidenti alle cose, anche urla, schiamazzi o peggio ancora attività al limite della legalità. Ora è tutto cambiato e la gente, quella onesta, quella che ha piacere di vivere il parco, si avvicina senza timori. Si può dire, sempre cercando di restare umili e di capire che le criticità non mancano e non mancheranno, che abbiamo ridato dignità al parco“.
“Quello che posso dire, nel mio piccolo – ha poi detto Di Pierro intervenendo brevemente – è che ogni giorno sono tante le famiglie che vengono in sede a farci i complimenti per la cura del parco e soprattutto per la cura dei servizi igienici. Considerando che i maggiori friutori sono bambini e ragazzi, è un aspetto davvero fondamentale”.
Per Antonio Povia la sensazione di sicurezza è dettata anche semplicemente dall’insegna: “Da sempre il ruolo dei Carabinieri è quello di lavorare per la gente stando tra la gente – ha detto – I genitori portano volentieri i propri figli anche grazie al fatto che ci siamo noi. Basta vedere il cartello con su scritto ‘Associazione carabinieri’, o ammirare il monumento ai carabinieri caduti per la patria inaugurato lo scorso aprile per avere una sensazione di serenità e sicurezza“.
Per non cadere però nella facile retorica, è necessario anche individuare delle criticità, ma i responsabili dell’associazione assicurano che sono piccole e facilmente superabili: “Cercare delle criticità vuol dire davvero cercare il pelo nell’uovo – ha continuato Povia – in questo senso è doveroso ringraziare, per la vicinanza e l’aiuto, l’amministrazione comunale e in particolare il sindaco Spina, il vice sindaco Vittorio Fata e l’assessore a viabilità trasporti, igiene e assetto del territorio Paolo Ruggieri. Non è esagerato dire che le istituzioni siano rapidissime a rispondere alle nostre richieste e per questo ne siamo infinitamente grati”.
“Ovviamente non è tutto perfetto, ma niente è irrisolvibile – sostiene il consigliere Di Ceglie – semplicemente per alcune cose non possiamo muoverci subito, ad esempio per la potatura degli alberi, che va fatta in periodi precisi dell’anno, o per il potenziamento dei giochi a disposizione, magari pensando non solo ai tanti bambini, ma anche ai numerosi adolescenti che magari non frequentano ancora il parco proprio perché vedono che le giostrine in dotazione sono più adatte a chi ha un’età inferiore alla loro. Ma siamo sicuri che riceveremo rapide risposte anche in questo senso”.
Un aspetto non secondario è anche quello relativo alla visibilità dell’Associazione, notevolmente aumentata: “Siamo diventati il fiore all’occhiello del quartiere – spiega il presidente – e tante persone vengono a chiedere informazioni per iscriversi e sostenerci. Chi non ha prestato servizio nell’Arma può iscriversi solo come ‘simpatizzante’, ma purtroppo abbiamo limiti dettati da diversi fattori, e quest’anno abbiamo già circa ottanta soci in più rispetto allo scorso anno. Anche la posizione della sede, meno nascosta della precedente, permette di creare eventi per i nostri soci, collaborare con la parrocchia e con progetti di colonie estive, pensare anche a proposte specifiche: ce n’è una in fase embrionale, ad esempio, dedicata alle persone con disabilità. Contiamo di aiutare la cittadinanza operando anche in questo modo”.
“Insomma – ha poi concluso il presidente Povia – siamo contenti di aver accettato questa responsabilità. Abbiamo fatto entrare i giovani, dando decoro ad un parco che merita di essere frequentato da chi è in grado di rispettarlo. Ne siamo davvero orgogliosi“.
Il Parco “Caduti di Nassyria” è aperto, fino al 14 settembre, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 22. In autunno e in inverno la fascia oraria d’apertura pomeridiana va invece dalle 16 alle 20.
Di seguito, una breve galleria fotografica realizzata durante un appuntamento estivo dedicato ai ragazzi all’interno del parco.