Sia il comune di Bisceglie che quello di Ruvo di Puglia hanno approvato la proposta di istituzione di una ciclovia che colleghi l’istituenda area marina protetta grotte di Ripalta al Parco nazionale dell’alta murgia.
Il progetto è stato realizzato dall’associazione biscegliese Ripalta area protetta, l’obiettivo è proprio quello di collegare la zona naturalistica costiera di Bisceglie con il museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia che a sua volta è collegato, con altre ciclovie, alle zone di interesse naturalistico del Parco nazionale dell’alta murgia. Il progetto mira ad ottenere i finanziamenti regionali messi a disposizione attraverso: “l’avviso pubblico di manifestazione di interesse per la realizzazione di progetti di percorsi ciclabili e/o ciclo pedonali”, dall’associazione è stato inoltre specificato che: “i rispettivi comuni oltre alla nostra proposta hanno avanzato altre idee progettuali di cui al bando regionale”.
“Il percorso ciclabile”, fanno sapere dal direttivo del gruppo Rap, “nasce da un’idea di più ampia veduta e dalla consapevolezza che per tutelare il nostro territorio è necessario fare rete, una rete non solo virtuale ma anche e soprattutto fisica”. Il percorso è stato mappato da ciclisti amatoriali biscegliesi che volevano semplicemente trovare “una strada più sicura e più bella per approdare a Ruvo di Puglia”.
Come spiegano nel dettaglio dal Gruppo ripalta area protetta: “Il percorso individuato, lungo circa 12 km, ricalca una vecchia strada rurale (ex Strada Provinciale 56 Bisceglie–Terlizzi) in alcuni punti asfaltata ma, per la maggior parte sterrata, e consente di visitare importanti casali medioevali come quello di Zappino e quello di Navarrino, masseria fortificata del XVIII secolo, per giungere direttamente a Ruvo di Puglia in Corso Jatta”. Inoltre il percorso individuato si collega con altri percorsi che portano ad altri siti di particolare importanza culturale e naturalistica presenti nel comune di Bisceglie come: “Il Dolmen della Chianca, le Grotte di Santa Croce e Posta Santa Croce, un’antica posta di transumanza”
In pratica il percorso sarebbe in larga parte già interamente esistente e basterebbe un semplice rifacimento del piano stradale per collegare i due comuni interessati. L’unica criticità riguarda: “Il tratto che collega il Ponte di Giannetto alle Grotte di Ripalta cui la nostra associazione ha già eseguito alcuni sopralluoghi rendendosi conto della difficoltà di individuare strade rurali poiché non si capisce se siano di proprietà pubblica e privata”. Il gruppo Ripalta area protetta ha comunque sottolineato come questa mappatura sia: “un buon inizio ed auspichiamo che in futuri finanziamenti sia portato a completamento la ciclovia”.
L’associazione Ripalta area protetta ha voluto infine: “ringraziare tutti i soci ed in particolare il past president Giacomo Squiccimarro insieme a Pasquale Di Pinto e Luca Di Tullio (foto qui di fianco), che si sono impegnati per la realizzazione di questo progetto mettendo a disposizione il loro tempo ed il loro entusiasmo”.
Qui di seguito una breve galleria fotografica su come si presenta attualmente il percorso ciclabile individuato dal gruppo Ripalta area protetta.