Si è svolto come da programma ieri,presso l’auditorium di Santa Croce, l’incontro tra i tecnici dell’ufficio dell’ambito territoriale sociale n.5 di Trani-Bisceglie e associazioni di volontariato e di cooperazione sociale, ordini e associazioni professionali, associazioni di categoria e singoli cittadini. Il tema dell’incontro è stato appunto la discussione sul piano sociale di zona 2015. Dopo una breve introduzione dell’assessore alle politiche sociali del comune di Bisceglie, Dora Stoico, si è entrati nel vivo dell’argomento con la relazione del Dott. De Cillis. Il quadro prospettato dal membro dell’ufficio dell’ambito non è stato certo dei più rosei, secondo le nuove disposizioni regionali infatti non è più possibile programmare le attività per il triennio ma bisogna farlo di anno in anno, inoltre i trasferimenti da parte della regione si sono ridotti ad un terzo rispetto agli anni precedenti. In pratica l’obiettivo del piano sociale di zona 2015 sarà quello di mantenere i servizi del 2014. I servizi a favore degli anziani delle RSSA (residenze socio sanitarie assistite) non sono tra gli obiettivi della regione e quindi saranno i comuni a provvedere a sostenere alcune rette, per i centri diurni per anziani invece rimangono trenta i posti convenzionati di cui undici compartecipati tra asl ed ambito sociale di zona qui a Bisceglie. Per quanto riguarda i disabili sarà garantita anche per il prossimo anno l’assistenza scolastica specialistica che come sappiamo quest’anno è partita in ritardo per alcuni disguidi del comune capofila (leggi qui). Rimarranno attive anche le “porte uniche di accesso” istituite per garantire un accesso facile ai servizi sociali ai cittadini bisognosi, allo stesso modo si sta cercando di mantenere in piedi un’equipe di specialisti presente in due scuole biscegliesi per scongiurare il pericolo abbandono scolastico, va invece ad esaurimento l’attività dello sportello per l’integrazione socio-sanitaria e culturale per la popolazione immigrata poiché sembra che questa attività non rientri negli obiettivi regionali. L’unità di strada contro le dipendenze continuerà la sua attività ed arriveranno infine contribuiti per il superamento ed abbattimento delle barriere architettoniche.

Secondo quanto meglio esplicitato dalla Dott.ssa. Irene Turturo ed illustrato dal Dott. Piccareta si tratta quindi di spostamenti e riassetti per mantenere vivi il più possibile tutti i servizi già esistenti, il tutto con fondi pari a 1.826.264,44 euro rispetto ai 6.656.105,00 euro avuti a disposizione nel 2014. La tendenza è quella di veder diminuire sempre di più i contribuiti regionali ed aumentare quelli invece provenienti dall’Europa, a detta dei tecnici però questi fondi hanno criteri di rendicontazione molto più complessi e stringenti che non permettono sempre un’immediatezza nella fruibilità, anche perché tali somme dovrebbero essere anticipate dai comuni gravando sui bilanci.

Infine è intervenuto il sindaco Spina che ha cosi commentato il resoconto dei tecnici: “E’ già un dato molto positivo la prospettiva di mantenere i servizi, credo che siamo una delle poche eccezioni sul piano nazionale dove i servizi sociali non vengono ridotti ma vengono mantenuti. Noi abbiamo garantito al meglio delle nostre possibilità tutti i servizi e continueremo a farlo, per noi l’ambito delle politiche sociali è quello prioritario. Quest’anno giocheremo in difesa ma consapevoli che sui servizi sociali non si può sbagliare mai, terremo duro anche guardando a ciò che di positivo c’è come l’assistenza specialistica agli alunni disabili, la social card e l’assistenza alimentare ed abitativa”.