Libera il futuro, Legambiente e Pro Natura durante una conferenza stampa, lo scorso 16 dicembre presso la libreria Abbraccio alla Vita, hanno illustrato:

  • i risultati della perizia alternativa commissionata per evitare gli abbattimenti di altri alberi su Via Di Vittorio;
  • le proposte per la riqualificazione del viale alberato in zona;
  • le idee per la gestione del verde urbano in città. 

La perizia è disponibile a questo link e il video completo della conferenza è a questo link https://youtu.be/068kUmP7rw8

La perizia è stata effettuata ad inizio novembre, dalla dott.ssa Agr. Lucia Pesola che ha potuto verificare solo lo stato delle 23 alberature non ancora abbattute. Le restanti 25 sul primo tratto del viale sono state già eliminate. La vitalità delle piante analizzate, secondo la perizia, è stata condizionata negli anni da questi fattori:

  • formelle di terreno estremamente ridotte o in alcuni casi inesistenti;
  • interferenza tra le chiome e l’impianto di illuminazione stradale interferenza tra le chiome e i cavi elettrici;
  • potature errate che hanno sbilanciato/inclinato le piante;
  • presenza di vecchi danni da urto alla base delle piante;
  • presenza di monconi causati da errate potature che hanno influito sull’accrescimento dell’albero.

La perizia ha confermato come sia evidente, in questo caso, un’errata progettazione del verde urbano a monte e una gestione non del tutto ottimale delle piante.

Nel dettaglio, sono stati classificati 4 alberi da abbattere perché in condizioni compromesse. Le altre 19 piante hanno una discreta o buona vitalità nonostante presentino conflitti radicali con la pavimentazione. Su queste alberature si suggerisce un monitoraggio periodico, annuale o biennale, che ne verifichi lo stato fisiologico. La gran parte degli alberi monitorati non sono ritenuti problematici ai fini della sicurezza.

Altre attività consigliate sono:

  • sorveglianza periodica con attività programmate di rimonda del secco, potature e manutenzione delle aree; 
  • ripristino delle formelle insufficienti e occupate da cemento, mattoni e asfalto;
  • ampia operazione di riprogettazione della pavimentazione con la tecnica del “depaving” (rifacimento dell’asfalto con pavimentazioni “drenanti” a bassi spessori);
  • sostituzione delle specie arboree attuali attraverso un “piano di rimpiazzo” decennale. 

La perizia ha fornito un parere tecnico anche sui lavori già effettuati sul primo tratto di strada e in cui i pini abbattuti sono stati sostituiti con Jacaranda e Leccio. Le formelle a disposizione delle piante sono ritenute insufficienti.  Soprattutto la Jacaranda a maturità raggiunge i 7-12m di altezza. È parere del perito che la stessa si sarebbe dovuta utilizzare solo nelle postazioni dove è minore l’interferenza con cavi elettrici e abitazioni.

La conferenza è stata occasione per ribadire le proposte già avanzate all’amministrazione dalle associazioni:

  • procedere subito al censimento del verde;
  • costituire il tavolo verde;
  • predisporre il regolamento del verde;
  • procedere alla moratoria di abbattimenti di alberi, eccetto conclamate situazioni di pericolo o criticità fitosanitarie.

Inoltre, le associazioni hanno ribadito di:

  • aver richiesto al Comune, senza esito, il cronoprogramma degli abbattimenti necessari e motivati da perizie;
  • aver suggerito all’amministrazione di procedere alla manutenzione del verde con gare non al massimo ribasso ma con offerta più vantaggiosa che prevedano precisi capitolati e disciplinari tecnici;
  • ritenere necessario l’affidamento in gestione dei parchi, in modo trasparente e partecipato;
  • ritenere non rinviabile la costituzione di un Forum dell’ambiente e della qualità della vita;
  • essere disponibili a collaborare a un programma di iniziative di “depaving” con progetti pilota, ad esempio, iniziando una sperimentazione in Via Cala dell’Arciprete.

Le associazioni restano in attesa di un incontro, richiesto formalmente per pec all’amministrazione, nel quale discutere della perizia, già inviata a Sindaco, Assessori e Dirigente dell’ufficio tecnico, e avere riscontri concreti sulle proposte avanzate.