Sette cumuli di quello che ha tutta l’aria di essere amianto collocati in quattro siti diversi, a Bisceglie. È quanto abbiamo documento, nel giro di due ore, il pomeriggio di mercoledì 17 maggio, accompagnando sul posto la polizia municipale, così come è stato richiesto alla redazione di Bisceglie24 dal sindaco, Francesco Spina, dopo la pubblicazione dell’articolo sull’incidenza delle malattie tumorali nella città di Bisceglie, in cui, tra le altre cose, era scritto che a Bisceglie ci fosse la presenza di amianto (leggi qui). Prima di andare avanti, però, è bene specificare che né nell’articolo precedente, né tantomeno in questo, si vuole sostenere una correlazione diretta tra la presenza del presunto amianto nelle campagne con il mesotelioma, tumore ancora presente nella nostra città, che, è evidente, non ha solo l’amianto come causa e che, peraltro, l’incidenza dell’amianto e dell’esposizione ad esso, andrebbe studiata e misurata in anni. Quello che in questo articolo si vuole solo dimostrare è solo ed esclusivamente che, nel nostro agro, persiste la presenza, di materiale abbandonato, a volte anche in cataste e sbriciolato, che hanno il classico aspetto delle cosiddette “onduline” di amianto, di cui si è fatto un largo uso negli anni addietro per il loro potere isolante e il buon rapporto qualità-prezzo.

Tornando al nostro breve tour dimostrativo, nell’ottica della collaborazione tra istituzioni e stampa, con i nostri mezzi, abbiamo accompagnato le forze dell’ordine in quattro siti diversi, alcuni dei quali avevamo già segnalato nel corso di questi mesi, in particolare in via Crosta, a pochi metri dalla piscina comunale e dall’ospedale civile (leggi qui). E nel nostro continuo dialogo con le associazioni ambientaliste già in passato era inoltre emersa la presenza di più discariche abusive sospette sparse nel territorio biscegliese, presumibilmente una dozzina.

La nostra ricognizione, con al seguito una pattuglia della polizia municipale, è partita dal ponte di via Crosta ed è poi proseguita nella zona artigianale est dove, ai bordi della nuova strada inaugurata poco più di un anno fa, abbiamo trovato una consistente presenza di quello che con ogni probabilità è amianto. Ci siamo poi recati nell’agro e in particolare in zona Macchione dove abbiamo riscontrato la presenza di ben quattro piccole discariche poste proprio sui muretti a secco delle proprietà private. Infine un’ultima presenza di onduline l’abbiamo rilevata sempre in zona crosta sulla complanare della strada statale 16, poco prima del Ponte Lama. A queste aree si somma quella in zona grotte di Santa Croce, dove, come segnalato dal biologo Mauro Sasso proprio in queste ore, vi è la presenza di amianto sbriciolato, “pericolosissimo se inalato”, aggiunge l’ambientalista.

Ci è stato chiesto di svolgere un compito che non dovrebbe competere strettamente ai giornalisti, ma ci siamo recati in luoghi insalubri in un’ottica di collaborazione e animati dal più sentito spirito civico. L’auspicio è che in futuro la città di Bisceglie possa convocare le associazioni ambientaliste del territorio e predisporre con loro una mappatura capillare del fenomeno per procedere urgentemente ai necessari interventi di bonifica. In sole due ore e senza inoltrarci nell’agro abbiamo rilevato sette cumuli di amianto. Un lavoro di ricerca approfondito e continuo è strettamente necessario.

Nel frattempo il sindaco Spina, durante la conferenza di presentazione dell’estate biscegliese, ha dichiarato che “Bisceglie è una città sana dal punto di vista ambientale: nessun edificio pubblico reca tracce di amianto e, inoltre, ho provveduto nel corso degli anni sia da sindaco sia da Presidente della Provincia a dare il via a lavori di bonifica di diverse zone in cui vi era presenza di amianto. Nei prossimi giorni sarà nostra cura bonificare un paio di zone in cui è stata segnalata la presenza di tale materiale”.

 

Articolo a firma di:

Gabriele Caruolo