Il decoro e la pulizia delle spiagge è ancora distante, nonostante qualche discreto passo avanti. È quanto emerso dalla ricognizione della litoranea che abbiamo effettuato nella mattinata di mercoledì 17 giugno, sulla base di diverse segnalazioni giunte in redazione e delle foto circolate sui social network negli ultimi giorni. Procedendo da levante a ponente, abbiamo trovato una situazione non certo idilliaca ma leggermente migliorata rispetto ad una precedente perlustrazione che avevamo effettuato una settimana prima.

Nonostante la pulizia delle spiagge effettuata dai volontari in due tranche (metà maggio e inizio giugno) su ciottoli e lastroni della nostra costa abbiamo trovato ancora rifiuti, spesso ammassati nei pressi dei cestini della spazzatura (in molti casi strabordanti), recentemente installati in maniera opportuna anche se forse leggermente tardiva. Detto questo però, risulta chiara ed evidente la mancanza di senso civico degli avventori della litoranea, che probabilmente si sentono autorizzati a lasciare l’immondizia in spiaggia quando in realtà, nella maggior parte dei casi, immediatamente fuori le spiagge vi sono cassonetti della spazzatura che potrebbero essere utilizzati. Ad onor del vero, inoltre, preme ricordare che a Bisceglie è ancora vigente un’ordinanza sindacale secondo cui è vietato banchettare in riva al mare.

La mancanza di rispetto di ciò che è pubblico da parte di alcuni fruitori e un servizio di pulizia che forse andrebbe ulteriormente potenziato rendono quindi le nostre spiagge ancora rivedibili sotto il profilo dello splendore e del decoro. Stesso discorso per scale e rampe di accesso al mare, deturpate da bottiglie, cartoni e purtroppo anche da deiezioni di natura umana. Stesso discorso per le aree verdi che costeggiano la litoranea, come nei casi lampanti delle aiuole sopra la seconda spiaggia e quelle immediatamente dopo il Teatro Mediterraneo.

Tutto ciò non fornisce una bella cartolina da visita del nostro lungomare e della nostra città. Partendo dal senso civico, dal rispetto e dall’educazione, certamente, si possono fare molti passi avanti anche dal punto di vista turistico e dell’accoglienza.