Il Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Nicola Giorgino, è intervenuto per sottolineare il mancato recepimento delle istanze degli olivicoltori da parte del governo regionale e nazionale: “nonostante l’evidenza dei danni ingentissimi subiti dall’olivicoltura a livello regionale ed in particolare nel nostro territorio Provinciale”, ha commentato Giorgino, “devo denunciare, purtroppo, la mancata sensibilità dimostrata non solo dal Governo regionale per la scarsissima attenzione dimostrata nonostante l’evidente gravità dei danni subiti, ma anche e soprattutto da parte del governo nazionale e dell’intero Parlamento di cui fanno parte onorevoli e senatori espressione della nostra Provincia, in primis quelli dei cinque stelle di cui non ci consta nessun tipo di ferma presa di posizione a favore dei nostri olivicoltori, frantoiani, operai agricoli e di tutta la filiera dei comparti collegati”.
Per il Presidente della Bat la crisi del settore olivicolo si sta chiaramente espandendo anche “sul comparto commerciale con ripercussioni anche di natura finanziaria a causa della riduzione di reddito prodotto. A questa precaria situazione”, prosegue Giorgino, “si devono aggiungere le conseguenze occupazionali per i prossimi mesi a causa della limitazione degli interventi colturali tra i quali quelli di potatura che le migliaia di aziende olivicole, per una serie di ragioni economiche ma anche di natura vegetativa, saranno costrette a rinunciare”. Il Presidente Bat parla addirittura di calo della produzione olivicola di circa “il 90% ed un notevolissimo calo delle giornate lavorative impiegate”, sulla scorta di questi dati per Giorgino è quindi inaccettabile “dover constatare l’indifferenza dimostrata dal Governo e dal Parlamento, considerato che nel nostro territorio il comparto olivicolo-oleario rappresenta una parte economico-produttiva rilevante con riflessi sociali importanti”.
Il Presidente della sesta provincia ha quindi voluto esprimere la sua “vicinanza e solidarietà a tutte le Organizzazioni di Categoria dei produttori olivicoli ed oleari, degli operai agricoli, dipendenti e tutte le attività collegate riconducibili all’indotto”, Giorgino ha quindi lanciato in conclusione un appello a “far fronte comune e nel contempo lanciare un’ulteriore invito al Governo Regionale e a quello Nazionale, affinché facciano proprie le più che legittime ragioni espresse dagli operatori del comparto olivicolo ed oleario di questo territorio, al fine di evitare conseguenze degenerative che potrebbero scaturire dall’esasperazione di piazza”.