“Prima di tutto il lavoro!” è il titolo dell’incontro che si è tenuto ieri sera in Piazza Vittorio Emanuele II in occasione dell’apertura della “Festa della Rinascita 2015”, in cui sono intervenuti il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il segretario nazionale PCdI, Cesare Procaccini, il segretario provinciale FLAI CGIL, Giuseppe De Leonardis e il presidente del consiglio comunale, Franco Napoletano, con la moderazione del segretario regionale PCdI, Franco De Mario. Ospite il sindaco di Bisceglie, l’avvocato Francesco Spina, per la prima volta invitato a partecipare alla festa comunista.
Filo conduttore della serata è stato il tema del lavoro, elemento che nobilita la vita di ogni individuo, nonostante come ha ben evidenziato in prima istanza Franco De Mario: “La parola lavoro ci sembra usata ed abusata, perché si fa su questo un infame mercimonio”. Inoltre è opportuno riflettere sulla differenza che intercorre fra contratto di lavoro e posto di lavoro: sempre De Mario ha fatto notare come in Puglia i contratti di lavoro coprano un arco di tempo che va da un giorno a trenta giorni e come gli stessi possano ripetersi numerose volte. “Sembra che in questo Paese l’emergenza sia la riforma del Senato e non il lavoro. Quella che colpisce tutte le famiglie, perché in ogni famiglia c’è un giovane disoccupato a cui viene espropriato il futuro, a cui non si dà una speranza per la propria autonomia e per il proprio sviluppo come persona umana”, ha commentato Franco Napoletano. In secondo battuta il presidente del consiglio comunale ha posto l’attenzione sul dato rilevante della disoccupazione giovanile, in modo particolare nel Mezzogiorno, il cui tasso supera il 20%. Successivamente Giuseppe De Leonardis ha sottolineato come: “Siamo in presenza di un Paese che ha subìto e non reagisce alla crisi”.
Intervento più atteso della serata è stato quello del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il quale si è soffermato su diversi punti di grande attualità: il fenomeno del caporalato, il ddl sulla “Buona Scuola” e le attività di prospezione nel Mar Adriatico. Sul primo punto, Emiliano ha sostenuto che: “Dalla Puglia è partito un grido d’allarme che è stato raccolto anche dal Governo Centrale, in particolare dal Ministro dell’Agricoltura, che spero non solo a parole, ha equiparato il caporalato alla mafia e ha immediatamente enunciato il proposito di intervenire“. In conclusione il Presidente ha auspicato che: “La Sinistra del futuro possa essere come un grande soggetto mobile, plurale, ideologico più sui valori che sulle grandi teorie di ingegneria sociale e sulle ideologie del passato, capace di dare senso e felicità alle persone“. Chiosa con la massima berlingueriana enunciata nell’intervento di chiusura di Cesare Procaccini: “Il Partito Comunista Italiano è rivoluzionario e conservatore“.