La crisi del commercio e la volontà di trovare una soluzione sono stati i temi affrontati in un incontro tra i capigruppo del consiglio comunale e una delegazione di pubblici esercizi (bar e ristoranti), presenti anche rappresentanti di Confcommercio, il presidente del consiglio comunale Gianni Casella ed il Sindaco Angelantonio Angarano.

La delegazione di ristoratori, insieme a Katia Todisco, delegata Confcommercio Bisceglie e a Leo Carriera, direttore della Confcommercio Bari-Bat, ha rappresentato alle istituzioni ciò che il comparto ha vissuto in tutto il periodo della pandemia e le possibili soluzioni proposte dagli imprenditori oltre a richieste come quella di ricevere un aiuto economico finalizzato alla riduzione della Tari, la tassa sui rifiuti (per tutto il periodo di chiusura delle proprie attività) e l’esenzione della Tosap, la tassa di occupazione spazio, per tutto il 2021.

“Abbiamo provato a capire quali possono essere le misure percorribili – esordisce Leo Carriera – ci è stato detto che sarà valutato anche un possibile aiuto con fondi del bilancio comunale, alcuni capitoli di spesa potrebbero essere destinati alle attività colpite dalla crisi, anche a quelle della cultura e non solo al food. Ringraziamo il presidente del consiglio per aver organizzato l’incontro – sottolinea – che mira ad accendere un faro sui problemi del settore, è già questo un risultato. Ci teniamo ad evidenziare che è il primo caso in cui tutte le forze politiche attraverso la partecipazione dei propri capigruppo mostrino, senza alcuna distinzione politica, particolare attenzione e interesse per la situazione del settore”.

“Speriamo che possano a stretto giro seguire dei fatti concreti perché davvero molti imprenditori non ce la fanno più ad andare avanti così. Inoltre, apprezziamo l’impegno del Sindaco – conclude il direttore della Confcommercio Bari-Bat – che a sua volta ha proposto la possibilità di un bando a favore di ristoratori e del circuito della cultura per dare la possibilità ad una platea più ampia possibile di accedere ad ulteriori forme di ristoro che si dovesse riuscire a reperire”.