“È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile”. Questo il consiglio messo nero su bianco nel documento del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute. Segnale di una rinnovata preoccupazione per il “graduale incremento nell’evoluzione epidemiologica” e per il “peggioramento nel livello generale del rischio”. Una situazione che potrebbe richiedere nuove misure di mitigazione nazionali e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione. L’incidenza è in crescita a livello nazionale e l’indice di trasmissibilità Rt risale fino a 0,99, con un range che al limite superiore tocca un valore superiore a 1.
Nonostante il peggioramento dei dati a livello nazionale (reso preoccupante dalla circolazione delle nuove varianti del virus), la Regione Puglia rimane collocata nella fascia di rischio gialla con un Rt puntuale pari a 1 (quindi compreso tra 0.97 e 1.04) e una classificazione del rischio bassa ma con alta probabilità di progressione. Un dato, quindi, ancora in bilico. Le zone rosse locali, laddove si riscontrano focolai, potrebbero essere un’opzione per evitare un aumento delle restrizioni. Ma emerge anche l’ipotesi di studiare un sistema con parametri più rigidi. Interrogativo che dovrà affrontare in breve tempo il neo-premier Mario Draghi.
Gli Rt puntuali, regione per regione, come indicato nell’ultimo monitoraggio Iss-ministero della Salute (dati relativi alla settimana 8-14 febbraio 2021) sono: Abruzzo 1.17, Basilicata 1.03, Calabria 0.76, Campania 1.16, E-R 1.06, FVG 0.8, Lazio 0.95, Liguria 1.08, Lombardia 0.95, Marche 0.91, Molise 1.4, Piemonte 0.96, PA Bolzano 1.16, PA Trento 1.23, Puglia 1, Sardegna 0.77, Sicilia 0.73, Toscana 1.2, Umbria 1.17, Valle d’Aosta 0.92, Veneto 0.81.