Centinaia di persone ad assistere al tradizionale rito del falò (leggi qui), bambini estasiati per la magia del fuoco, la meraviglia dei colori, il calore che si sprigiona man mano dalla pira che arde, simbolo dei fuoco usato dalla Madonna per asciugare i panni del Bambin Gesù. Anche ieri, vigilia dell’Immacolata, si è rinnovata nella nostra città una delle tradizioni più folcloristiche ed affascinanti. In diverse zone della città i ragazzi hanno dato luogo al loro falò, in collaborazione con la propria parrocchia. Proponiamo, simbolicamente, le foto del gigantesco falò acceso affianco alla chiesa di Sant’Andrea Apostolo, nel popoloso rione periferico di Sant’Andrea. Alto quasi dieci metri, l’imponente catasta di legno di risulta, pedane e parti di vecchi mobili è stata data alle fiamme alle 20:30, dopo il termine della santa messa e la benedizione di Don Franco.
In pochi minuti le fiamme avviluppano la montagna di legno, protendendosi verso il cielo in sfumature di colori che spiccano in una delle prime notti un po’ più fredde dell’autunno mite di quest’anno. L’umidità è sopita dal calore sempre maggiore emanato dal falò. Bambini e adulti guardano con la stessa meraviglia uno spettacolo che si rinnova di anno di anno, una delle tradizioni che resiste imperterrita all’odiosa omologazione che i tempi moderni portano con sé, cancellando progressivamente costumi e tradizioni dei popoli.