Con la stagione di raccolta delle olive, vero e proprio “oro verde” del territorio pugliese e del Tavoliere in particolare, sembrerebbe purtroppo essere ricominciata anche la stagione dei furti negli uliveti, e la situazione starebbe facendo preoccupare non poco gli agricoltori. Perlomeno, questo è quanto dichiarano i membri del Claa (Comitato Liberi Agricoltori Andriesi), che in una nota diffusa alla stampa hanno denunciato, oltre ai furti stessi, anche i timori di eventuali aggressioni da parte dei ladri.

“La preoccupazione degli agricoltori si sta trasformando in terrore – scrivono nella nota – Non solo il danno di vedersi sottrarre ingenti quantità di prodotto ma anche il timore di poter essere aggrediti da bande appositamente organizzate, dedite a furti di olive nelle campagne. Da minime quantità sottratte da improvvisatori fino ad enormi quantitativi che vengono sottratti furtivamente da vere e proprie bande organizzate, che rischiano seriamente di mettere in ginocchio le aziende agricole”.

Il Claa, poi, sollecita anche le istituzioni a prendere rapidi provvedimenti: “Da qualche settimana si è parlato di un Piano della Sicurezza senza che nei dettagli ne sia stata data informativa diffusa – continuano nel documento – al punto che di risultati sul territorio non se ne registrano ancora. Non abbiamo notizie di soggetti colti sul fatto così come non si ha notizia di incontri pubblici organizzati ad hoc per la trattazione del delicatissimo problema. Per questo e per altri motivi strettamente correlati allo stato di allarme attuale, compresa l’organizzazione delle ronde di agricoltori a sorveglianza dei propri fondi, si chiede un urgente incontro con il signor Questore di Bari e Bat, dottor Carmine Esposito, al fine di trarne le dovute considerazioni nonché per dare a noi la possibilità di formulare eventuali proposte che possano alleviare lo stato di fortissima tensione sociale che si sta registrando nel territorio e che investe anche importanti aree del barese e del sud barese“.

Gli agricoltori invitano a pianificare i possibili interventi, ridando importanza all’istituzione provinciale: “Di esperienze in materia di pianificazione degli interventi sulla sicurezza ce ne sono – dicono – e sono anche riconducibili ad azioni che negli anni passati, anche grazie al coordinamento delle Forze dell’Ordine e del riferimento nell’Ente Provincia, ormai di fatto dismesso anche nelle sue funzioni e possibilità di interventi con proprie Forze, hanno dato dei buoni risultati, soprattutto verificabili. Quest’anno cosa è cambiato? Perché questi interventi tardano ad arrivare, almeno quelli più visibili e con risultati apprezzabili?”.

“In merito alla destinazione dei prodotti sottratti furtivamente ci sarebbe da aprire un capitolo molto interessante, (…) considerate anche le notevoli quantità sottratte – chiudono con un’ulteriore polemica i referenti del Claa – Da queste sommarie valutazioni emergono tanti aspetti tutti correlati che fanno parte dello stesso meccanismo il quale, se non viene fermato con strumenti, uomini e mezzi adeguati, rischia seriamente di mettere in ginocchio l’economia del territorio oltre che delle singole aziende agricole. Noi questo non lo vogliamo”.