“Non ho passato un’adolescenza semplice, se sei diverso ci sono gli insulti, le secchiate d’acqua per cercare di distruggere o distruggerti”, lo afferma l’attivista Lgbtqi (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) originaria di Bisceglie Antonia Monopoli nelle battute iniziale dell’ incredibile video-racconto sulla sua vita.
La storia dell’attivista è di quelle che colpiscono e fanno riflettere su cosa voglia dire essere diversi e nascere qui al sud. La video testimonianza è stata raccolta da Freedamedia ed è diventata subito virale sui social netowork raggiungendo le 100mila visualizzazioni in meno di 48 ore.
Nel racconto di Antonia emergono particolari scioccanti riguardanti il suo trascorso a Bisceglie: “Il medico di base consigliò a mia madre di portarmi al manicomio. Consigliarono a mia madre che per togliere la parte malata dovevano adottare delle tecniche, o il lavaggio del cervello o la lobotomia”. L’attivista Lgbtqi spiega anche di aver provato ad integrarsi nella sua città natale: “Trovai a Bisceglie un mio gruppo di appartenenza, un gruppo di omosessuali ma non mi sentivo di appartenere al 100% a quel gruppo perché io mi sentivo donna, consideravo il mio orientamento sessuale come eterosessuale”. Antonia racconta con gran coraggio anche di aver tentato il suicidio all’età di 16 anni perché “non riuscivo a trovare una mia collocazione in questo mondo. Facevo molta fatica, la società del sud voleva che io ricoprissi un ruolo sociale che io non riuscivo ad adempiere e a ricoprire”.
All’età di 22 anni la biscegliese ha deciso di lasciare Puglia e di trasferirsi in Lombardia. Per circa dieci anni Antonia si è prostituita a Milano, poi l’incontro con la Presidente Arcitrans e il cambio radicale di vita. Ora Antonia è un’attivista Lgbtqi riconosciuta a livello internazionale ed è responsabile di uno sportello trans a Milano dove offre servizi di orientamento, accoglienza e ascolto nei riguardi di persone transessuali e transgender. “Ho cercato di trasformare la mia vita in una causa per contrastare la discriminazione nei confronti delle persone transessuali, viste ancora come oggetti sessuali, prostitute, seconde scelte” ha spiegato Antonia.
Qui sotto il video-racconto di Antonia Monopoli realizzato da Freeda.
Antonia Monopoli: Attivista per i Diritti LGBTQI
"Ho cercato di trasformare la mia vita in una causa per contrastare la discriminazione nei confronti delle persone transessuali, viste ancora come oggetti sessuali, prostitute, seconde scelte."- Antonia Monopoli, attivista per i diritti LGBTQI
Publié par Freeda sur jeudi 27 avril 2017