“A Bisceglie abbiamo rotto un sistema fondato sulla discriminazione tra ambulanti e foriero di forti tensioni sociali all’interno della categoria”, questo il commento di Unimpresa Bat e CasAmbulanti alla notizia della concessione, da parte dell’amministrazione comunale, del recupero settimanale del mercato cittadino la mattina di domenica 28 ottobre. “Un sistema discriminatorio definitivamente disintegrato”, prosegue Savino Montaruli di Unimpresa Bat, “con il ripristino della legalità nei provvedimenti adottati dall’amministrazione comunale, anche di quella presente, che continuavano ad alimentare ingiustamente tale stato di tensione. Il Sindaco di Bisceglie ha consentito lo svolgimento di questo mercato che rientra in quella rivoluzione culturale che, grazie all’azione quotidiana ormai acclarata e scritta nella storia dell’ambulantato italiano, svolta dalle associazioni Unimpresa e CasAmbulanti, si è trasformata in realtà”. A detta di Montaruli “Il recupero dei mercati persi non era mai accaduto in modo così generalizzato così come accade oggi dappertutto grazie a questa meritoria opera svolta dalle due primarie associazioni di categoria. Oggi si parla di mercati straordinari aggiuntivi, di mercati serali e di eventi mercatali sempre aperti a tutti i concessionari di posteggio, senza quelle discriminazioni che, come accaduto a Bisceglie, hanno solo alimentato divisioni nella categoria privilegiando gli appartenenti al giro magico in palese difformità con quanto previsto dalle vigenti disposizioni legislative, trovando anche compiacenze all’interno della macchina pubblica”, l’esponente di Unimpresa ha quindi concluso, “oggi Bisceglie cambia e lo dimostra nei fatti. Noi terremo alta la guardia perché queste conquiste sociali e culturali non vengano rimesse in discussione da beceri e deplorevoli accordi politici o peggio di bottega”.
Il delegato CasAmbulanti Bisceglie, Vincenzo Todisco, ha commentato “sono molto felice per questa giornata di mercato in edizione di recupero. Con questo provvedimento si dà a tutti i concessionari di posteggio la possibilità di lavorare liberamente sui propri posteggi senza riassegnazione dei posti, come prevede la legge regionale, e soprattutto senza dover pagare tasse, gabelle, sovrattasse e oboli vari a nessuno”.