“Grazie all’incessante determinazione del sindacato Usppi Puglia, sempre in prima linea, attraverso il suo segretario nazionale e regionale Puglia Nicola Brescia, tutte le Asl pugliesi hanno ricevuto il via libera dal Dipartimento Regionale Salute, diretto da Vito Montanaro, a prorogare tutti i contratti a tempo determinato del personale sanitario, O.S.S., Infermieri, terapisti, tecnici, medici etc. -, per l’emergenza coronavirus, sino al raggiungimento dei 36 mesi consecutivi“. Comunica così l’associazione di categoria Usppi l’accogliemento, da parte della Regione Puglia, della proposta di proroga dei contratti per gli operatori sanitari impegnati in tutte le Asl pugliesi.
A riferire la decisione è stato lo stesso Montanaro al sindacato Usppi Puglia nel corso di una video conferenza con i sindacati. L’indicazione fornita alle Asl è quella di avviare anche da subito le procedure di stabilizzazione, secondo i requisiti previsti dalla legge Madia, maturati entro il prossimo 31 dicembre.
L’Usppi Puglia rende noto che, secondo i dati forniti durante l’ultima videoconferenza stampa convocata dal presidente Michele Emiliano, sono 750 gli operatori sanitari assunti per l’emergenza coronavirus, di questi 81 sono medici e 482 infermieri. Il numero di assunzioni inizialmente previste dalla Regione Puglia è di 2.539 persone, ma le Asl e gli ospedali stanno incontrando diverse difficoltà. Concluso il rafforzamento della rete ospedaliera per fronteggiare l’emergenza coronavirus, la task force pugliese avvierà la seconda fase che riguarda il potenziamento dei servizi sanitari territoriali per l’assistenza a domicilio dei pazienti non gravi.
“Le segreterie nazionale e regionale dell’Usppi/Puglia hanno invitato i Direttori Generali dell’Asl Bari, Sangudolce, Policlinico Migliore, Bat Delle Donne, Lecce Rollo, Taranto Rossi e Brindisi Pasqualone, a predisporre opportuni provvedimento di proroga di tutti i precari in seno ad ogni Asl e l’avvio urgente delle procedure di stabilizzazione per il personale precario della sanità in possesso dei requisiti previsti dalla normativa“, si legge nella nota in conclusione.