“Stiamo vivendo un periodo economico in cui l’inflazione e l’aumento dei costi energetici stanno minando le fondamenta del tessuto economico sociale portando sul nostro territorio una nuova ondata di povertà, come ampiamente rilevato dai dati Istat su scala regionale e nazionale. Nel contempo a livello locale è già iniziata la campagna elettorale da parte candidati sindaci che a quanto sembra sono maggiormente interessati alla diatriba personale rispetto alla ricerca di soluzioni concrete, innovative e migliorative del benessere di una comunità”. Con queste parole parte la nota di Alessandro Ricchiuti. Consigliere della sez. TIC del consiglio direttivo Confindustria Bari e BAT.

“E per questo che mi permetto da cittadino e da operatore professionale – continua – di indicare al Comune di Bisceglie lo strumento di welfare strutturale rintracciabile nelle comunità energetiche rinnovabili (CER), che possono rappresentare una risposta comune al tema energetico. Infatti, pubbliche amministrazioni locali e Pmi possono decidere di unire le proprie forze per dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili”.

“L’ente pubblico può farsi promotore e sviluppare strumenti utili per accompagnare le famiglie e le imprese nella transizione energetica verso un mondo alimentato da energia rinnovabile, condividendo la produzione e creando un beneficio per la comunità – sottolinea Ricchiuti – tramite la ridistribuzione dell’energia in base alle regole stabilite a monte. Significherebbe nell’immediato dare respiro ad imprese e famiglie, attraverso un abbattimento certo dei costi energetici, con la possibilità di drenare positivamente risorse sull’economia locale”.

“Si può in questo prendere esempio anche da piccoli comuni, come il caso del Comune di Biccari – 2.600 abitanti in provincia di Foggia, dove l’Amministrazione Comunale ha deciso di combattere la povertà energetica coinvolgendo l’Agenzia per la casa e l’impianto sarà installato sulle coperture delle case popolari in modo da dare priorità nella restituzione ai consumatori più vulnerabili. Un comune, se ben amministrato, ha il dovere di fare investimenti strutturali e di dare risposte che siano attuabili dando respiro alla città.
Il mio invito è quindi quello di studiare le opportunità in essere e concentrarsi sulla preparazione e competenza di una classe dirigente che si dedichi oggi più che mai alla ricerca di soluzioni utili per tutti. Siate concreti. Non è il periodo delle parole, abbiamo problemi seri”.