Continua a collezionare consensi il “Riconoscimento Giovanni Paolo II”, giunto quest’anno alla settima edizione. Durante la serata di premiazione, tenutasi lo scorso 12 e 13 maggio, l’associazione Giovanni Paolo II ha insignito del riconoscimento numerose personalità appartenenti al mondo dello spettacolo e non solo.
L’anteprima è avvenuta al sabato pomeriggio è stata affidata agli alunni della scuola primaria San Giovanni Bosco, i quali, preparati dalla maestra Annamaria Bruni, hanno eseguito due brani in omaggio ai premiati Pierdavide Carone e Luca Virago. Edson D’Alessandro, invece, vincitore Tu si qui Vales 2017, insignito del riconoscimento nella sesta edizione ha cantato l’inedito “Una luce nel blu”, prodotto da Sandro Giacobbe, anche lui premiato l’anno scorso. L’edizione 2018 ha commemorato Fabrizio Frizzi e Roberto Bignoli, recentemente scomparsi e premiati rispettivamente nel 2016 e 2017. Nel corso dell’evento spazio per i poeti locali Nicola Ambrosino e Pasquale Stipo hanno declamato le loro composizioni dedicate all’umanità di Fabrizio Frizzi. È stata inoltre dedicata alla memoria dei due artisti la raccolta fondi a favore della ricerca contro i tumori.
La serata è cominciata ufficialmente con l’esecuzione degli inni nazionale italiano e della Città del Vaticano a cura del quartetto femminile “Toto Corde”, con la direzione musicale del Maestro Benedetto Grillo. Hanno inaugurato il dialogo di testimonianze il Cardinale Lajolo, presidente emerito del Governatorato dello Stato della città del Vaticano e Monsignor Felice di Molfetta, vescovo emerito della diocesi di Cerignola – Ascoli Satriano. Fil rouge della serata è stato il ricordo di Giovanni Paolo II, il Papa Santo, e il tema dell’edizione 2018: il rispetto della donna . “Grazie a te donna”, infatti, è la lettera di Papa Wojtyla del 1995 da cui hanno tratto spunto i ragazzi dei 16 istituti scolastici di ogni ordine e grado delle province di Bari, Barletta–Andria-Trani e Catanzaro per la realizzazione delle opere che hanno partecipato al concorso legato al Riconoscimento. La lettera è stata declamata sul palco dall’attore Alessio Chiodini. Inoltre hanno portato la loro testimonianza di vita, di impegno sociale e di fede: Sua Eminenza Monsignor Piero Marini, cerimoniere di Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI, Anna Chiara Valle, giornalista di Famiglia Cristiana, Anna Maria Spina, attrice e cantante sopravvissuta “Grazie a Dio” e ora testimonial contro la violenza sulle donne, il dottor Gaetano Di Pietro direttore 118 Bari e Barletta-Andria-Trani, che ha descritto il valore del lavoro di chi giorno e notte lavora in sala operativa, Maurizio Evangelista, poeta che sul palco ha recitato una sua composizione sulla donna, don Riccardo Agresti, parroco di Andria e promotore del progetto “Senza sbarre” per il recupero dei detenuti, Lucia Ascione, giornalista e conduttrice di Bel tempo si spera su TV2000, e poi Luca Virago imitatore e cantante, e ancora Alessio Chiodini, attore, uno dei più amati dal pubblico di “Un posto al sole”, Umberto Sardella, attore e comico, Emanuele Bosi, attore che ha letto un suo monologo sull’amore e il rispetto della donna, Pierdavide Carone, cantante da Amici a Sanremo, che con la musica parla ai giovani e affronta temi di levatura sociale, Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi, Nik Luciani, cantante che con il brano “Crisalide” ha affrontato con grande sensibilità d’animo il tema dell’inclusione nel mondo del lavoro dei diversamente abili e, infine, Flavio Insinna, attore e conduttore televisivo, impegnato con grande discrezione in molteplici opere a favore di persone in difficoltà.
Il vice sindaco Vittorio Fata, insieme a Monsignor Lorusso e a Monsignor Pavone ha consegnato i riconoscimenti, la cui icona sacra è stata forgiata dall’arte della Tangari Made in Italy. Assegnati anche i riconoscimenti locali a: Ferdinando Parente, luogotenente per l’Italia Meridionale Adriatica dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, Angelo Gadaleta, delegato per la Basilicata e la Puglia degli Ordini Dinastici di Casa Savoia, Giuseppe Milone, Gianni Bufo, Felice Carbone.