Un totale di 98 determine di liquidazione per un rimborso complessivo di più di 65mila euro, sarebbero questi i numeri dei rimborsi ottenuti per le trasferte effettuate dal 2013 al 2018 per conto del Comune di Bisceglie dagli amministratori dell’ente. A fare luce sulla vicenda è stato il consigliere comunale di maggioranza Giuseppe Losapio che dopo aver chiesto ed ottenuto l’accesso agli atti ha ritenuto di dover presentare un esposto al segretario generale, responsabile anticorruzione del Comune di Bisceglie.
I dettagli dei rimborsi ottenuti anche dall’ex sindaco di Bisceglie sono stati resi noti questa mattina sulle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno. Secondo quanto pubblicato dal quotidiano tra le varie voci di spesa appaiono cene a base di ostriche, soggiorni in alberghi della capitale, onerosi spostamenti in taxi e rimborsi carburante che non coincidono con i chilometraggi effettuati. Ad esempio, nell’ottobre 2014 Francesco Spina avrebbe speso 460 euro per un soggiorno di tre notti in una Junior Suite all’Hotel Best Western Luxor di Torino, per poi recarsi all’aeroporto milanese di Linate in taxi e prendere un aereo per tornare in Puglia. Sono emerse anche spese per cene in celebri ristoranti romani: crostaceria Sa Tanca di via Palermo spendendo 110 euro, Ambasciata D’Abruzzo ai Parioli per un pranzo per due persone dal conto finale di 220 euro.
Il consigliere Losapio sottolinea come “un missione di un giorno è costata 553,90 euro, quando invece la legge impone un massimale di 184 euro per un girono di missione fuori con un massimo 58 euro di rimborso per pasto”. Losapio ha quindi concluso evidenziando nel suo esposto come “il 40% delle spese, che non riguarderebbero solo il sindaco ma anche agli amministratori, è stato rimborsato su autocertificazione, dichiarando cioè di aver smarrito le ricevute”.