Ringo, il primo cane di quartiere della città di Bisceglie, non ce l’ha fatta, non è sopravvissuto alle conseguenze dell’investimento subito alcuni giorni fa nella zona artigianale est di Bisceglie. Un particolare renderebbe l’intera vicenda ancora più triste e grave, chi ha investito Ringo non si sarebbe fermato a prestare soccorso, e sui social in molti sostengono che il cane sia stato investito di proposito. 

A seguire le ultime ore di vita di Ringo sono state Gabriella Mancino del parco solidale “Noi” e la cittadina biscegliese Adriana Monopoli.

“Nel primo pomeriggio di ieri ci hanno chiamato i ragazzi di un garage dove Ringo passava molto tempo”, ci ha raccontato Gabriella Mancino, “dopo esser stato investito il cane non stava bene, era riverso su un fianco e non si muoveva più. Siamo andati a prenderlo e lo abbiamo portato con urgenza ad un ambulatorio veterinario di Bisceglie. Qui abbiamo fatto i primi accertamenti che però non ci hanno potuto dire granché. Abbiamo vegliato su Ringo per tutta la notte e lui non si è mosso. Questa mattina abbiamo deciso di portare Ringo a Bari al centro Einaudi, qui è stato visitato da una equipe di medici che hanno rilevato una insensibilità totale di praticamente tutti gli arti. Abbiamo chiesto anche un secondo parere neurologico ma per Ringo non c’è stato molto da fare, era ormai ridotto a un vegetale. L’abbiamo riportato qui a Bisceglie per farlo salutare a chi gli ha voluto bene e poi l’abbiamo portato da un veterinario per farlo smettere di soffrire”.

Ringo era un cane ben conosciuto da tutti i biscegliesi, da circa sette anni lo si vedeva spesso percorrere le vie cittadine in maniera del tutto pacifica e serena, conosceva benissimo anche il pericolo rappresentato dalle automobili e sapeva come muoversi anche per le vie trafficate: “Era un randagio libero e pacifico”, ci ha dichiarato Gabriella Mancino, “credo che la città abbia perso un cane che era d’esempio, un punto di partenza per quel concetto di cane di quartiere tanto ambito, un traguardo civico. Io personalmente penso di aver perso un amico sincero”.

Sulle circostanze che hanno portato all’eutanasia del cane, Gabriella Mancino ha commentato: “La cosa che fa davvero rabbia è che chiunque abbia investito il cane se ne è poi fregato ampiamente, questa è omissione di soccorso e non è tollerabile. I cani vanno rispettati sempre e comunque, non soltanto quando servono a noi perché magari sono cani di polizia, cani della protezione civile e cani per la pet therapy. Chi compie crimini sugli animali poi ne compie anche altri ai danni delle persone, questi episodi non vanno quindi mai sottovalutati”.

Il comune di Bisceglie ha adottato, nell’ottobre 2016, un regolamento per la tutela degli animali e la legge italiana punisce penalmente ai sensi dell’art.544-ter il maltrattamento degli animali. Secondo le più recenti norme del codice della strada l’omissione di soccorso è estesa anche per animali d’affezione, da reddito o protetti. Si rischia una sanzione pecuniaria in caso di inottemperanza e anche una denuncia penale per maltrattamento.