Il decreto di Monsignor Leonardo D’Ascenzo ingloba ed integra totalmente il Protocollo tra il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro dell’Interno riguardante la graduale ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo. In sintesi, il documento ribadisce il divieto agli assembramenti nelle sagrestie e sul sagrato, la distanza di sicurezza di 1.5 metri e l’individuazione della capienza massima dell’edificio di culto. La regolamentazione dell’afflusso è garantita da volontari con porte dedicate distintamente all’uscita e all’ingresso.
Bisognerà indossare la mascherina durante la funzione e sarà vietato accedere al luogo di culto in caso di sintomi influenzali respiratori o con temperatura corporea pari o superiore a 37,5° C. Non possono entrare in chiesa coloro che hanno avuto contatti con persone positive al Coronavirus nei giorni precedenti. Si favorirà l’accesso alle persone disabili e all’ingresso sarà obbligatoria la presenza liquidi igienizzanti.
Bisognerà poi procedere alla regolare igienizzazione dei luoghi, degli oggetti e dei vasi sacri, al distanziamento anche tra i ministri e partecipanti alla celebrazioni. Via libra alla presenza dell’organista, ma non a quella del coro (non opportuna la presenza di sussidi per i canti o di altro tipo). Le offerte verrano deposte in appositi contenitori. Il sacramento della Penitenza dovrà avere luogo in spazi aperti e ampi, nel rispetto della sicurezza e della riservatezza, usando la mascherina. Rinviata invece la celebrazione della Confermazione.