Trenta sacchi di rifiuti di ogni genere rimossi dalla spiaggia, una sessantina di persone coinvolte, tra cui molti bambini, in una mattinata di sole dedicata all’ambiente. Sono i dati più significativi della quarta edizione di “RipuliAMO Torre Calderina”, iniziativa che si è tenuta sabato 21 giugno, organizzata dal Comitato di protezione, salvaguardia e sviluppo dell’Oasi naturale di Torre Calderina e dagli educatori del Centro studi e didattica ambientale “Terrae”, in collaborazione con il Villaggio Lido Nettuno (che ha reso gratuito l’ingresso a chi ha partecipato alle operazioni di pulizia) e Mumart, Centro di educazione ambientale Ophrys, Legambiente, Wwf, Asm Molfetta, Poseidon Blue Team, I Guardiani del Mare, Centro Visita Torre dei Guardiani, La Meridiana edizioni.

“Quest’anno c’è stato un sensibile decremento dei rifiuti che abbiamo trovato depositati sulla spiaggia”, ci spiega, al termine della pulizia durata oltre due ore, Giovanni Chimienti, biologo marino e vice presidente di Mumart, associazione in prima linea nell’organizzazione dell’evento e nella riqualificazione dell’Oasi naturale situata tra Bisceglie e Molfetta. “Quanto rimosso è il frutto della restituzione del mare nell’arco di un anno, in un tratto di costa spesso battuto dal maestrale durante i mesi invernali. Tra i rifiuti recuperati, moltissimo polistirolo e numerose reti per cozze. Queste ultime in particolare sono una grave minaccia per la fauna marina, in particolare per tartarughe marine e delfini, che possono scambiare le reti per prede”. E se gran parte dei rifiuti sono ascrivibili alla pesca ed all’acquacoltura, fattore che denota un’assurda mancanza di rispetto per il mare da chi dal mare ci vive, tra la spazzatura rinvenuta sulla spiaggia anche rifiuti che provengono “da terra”, tra cui bottiglie di platica, contenitori di ogni genere e addirittura un barbecue.

Ottima la risposta del pubblico di volontari, come conferma Chimienti: “Hanno partecipato in tanti e abbiamo coinvolto, come nelle precedenti edizioni, tanti bimbi, ovviamente riservando loro la tipologia di rifiuti meno pericolosa. Questo per sensibilizzare ed educare al rispetto per l’ambiente le giovanissime generazioni”. E per invogliare i più piccoli, alcuni degli organizzatori hanno vestito i panni dei famosissimi Simpson, con tanto di pelle tinta di giallo. Iniziativa, dunque, pienamente riuscita, per il quarto anno consecutivo, all’indomani di un significativo traguardo per l’Oasi di Torre Calderina, il via libera del Ministero dell’Ambiente all’avvio delle procedure per l’istituzione dell’area marina protetta (leggi qui).

Foto scattate nei momenti finali dell’iniziativa: