Nella giornata di ieri, 25 marzo, S.E. Mons. Leonardo D’Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, ha inviato alla comunità diocesana – ma soprattutto ai parroci, padri spirituali, presidente dei comitati feste patronali, priori delle confraternite e presidenti delle associazioni – una lettera recante “alcune raccomandazioni per le manifestazioni di pietà popolare legate ai prossimi riti pasquali e alle altre manifestazioni similari”:
“Facendo seguito al decreto del 16 marzo con il quale disponevo la ripresa delle feste religiose e della pia pratica delle processioni in questa Arcidiocesi a partire dal 1 aprile – afferma – tenuto conto dell’andamento del contagio pandemico in continua evoluzione, in dialogo costante con le autorità di governo locale, comunico alcune raccomandazioni per le manifestazioni di pietà popolare legate ai prossimi riti pasquali e alle altre manifestazioni similari”.
“A motivo del loro carattere di assembramento, in tutte le adunanze e le processioni esterne autorizzate previamente dalla Curia arcivescovile, dal Comune e dall’Autorità di pubblica sicurezza competente per territorio – raccomanda D’Ascenzo – è fortemente raccomandato l’uso della mascherina FFP2 per tutti coloro che vi prendono parte (ministri, portatori dei simulacri, membri delle associazioni e confraternite, ecc.) e, possibilmente, per tutti i fedeli che vi partecipano assistendovi lungo le strade o nelle piazze. A tal fine, si espongano cartelli che invitino all’uso delle mascherine e si valuti la possibilità di distribuirne a quanti, sprovvisti, accettino di indossarla. La stessa raccomandazione venga riportata nei manifesti e nei volantini del programma delle manifestazioni”.
“I comitati organizzatori valutino attentamente, in accordo con le autorità comunali, il percorso delle processioni e i luoghi di sosta in modo da evitare vie e spazi eccessivamente angusti. Si organizzi, con l’ausilio di volontari – continua – un adeguato servizio d’ordine affinché si evitino situazioni che potrebbero esporre i presenti a pericoli di contagio”.
“Ricordo anche che non è consentito il bacio da parte dei fedeli a statue, reliquie o oggetti religiosi portati in processione, né la partecipazione alla manifestazione esterna della pietà popolare in caso di sintomi influenzali o respiratori”.
“Infine, in questo tempo segnato dalla violenza e dalla distruzione della guerra in Ucraina, raccomando nello svolgimento delle manifestazioni esterne uno stile di sobrietà, capace di evitare inutili sprechi e generare invece gesti di carità. In concreto invito tutti ad aderire alle iniziative della quaresima di carità 2022”.
“Nella speranza che le condizioni generali di contagio permettano il sereno svolgimento delle manifestazioni esterne programmate – conclude Mons. D’Ascenzo – invito tutti alla massima prudenza, consapevoli che l’amore del Signore nella sua passione morte e resurrezione si realizza in modo pieno nell’amore del prossimo. Vi benedico”.