“La liquidità in questo momento ha un accesso molto limitato, aziende che fatturano, per esempio, un milione di euro, con 25000 euro non ci fanno nulla e quindi occorre che le Istituzioni mettano a disposizione un ‘fondo perso’ che potrebbe garantirci la prima liquidità necessaria almeno per la riapertura”, commenta così in un’intervista televisiva il componente del consiglio direttivo di Assohotel Confesercenti, il biscegliese Giancarlo Ruggieri, direttore dell’Hotel Villa.

“Il Turismo è uno dei settori trainanti ed essenziali della nostra economia in Puglia: il comparto alberghiero è tra quelli cresciuti più velocemente negli ultimi decenni, grazie anche alla importante azione della Regione Puglia con Puglia Promozione ed alle splendide ed attive azioni economiche della gestione regionale“, spiegano da Assohotel, “Il radicale arresto ha purtroppo compromesso fortemente il fatturato con la perdita del 70% delle prenotazioni estere con cancellazioni fino al mese di luglio 2020. La nostra principale preoccupazione prima della cosiddetta fase 2 sarà quindi riuscire a riaprire”. E ancora: “Le misure a sostegno risultano fortemente insufficienti, la cassa integrazione non è stata ancora erogata per via della complicata procedura ministeriale, e la maggior parte dei gestori non ha più liquidità. Le scadenze sono prossime e non si vedono seri provvedimenti di sospensione delle imminenti tasse”.

“Il modus operandi sarà orientato, come indicato dall’OMS, alle fasi da monitorare relative alla relazione tra le persone, in particolare fra personale e ospiti, quindi con il mantenimento della distanza di 1 metro, mascherine, dispenser agli ingressi con cartellonistica che evidenzia la prassi, il rifacimento delle camere, per la sterilizzazione e la sanificazione delle camere per garantire agli ospiti un soggiorno certificato free virus”, spiega Ruggieri.

“L’Assohotel, nella persona del presidente regionale Francesco de Carlo, ha intrapreso un azione attiva con la Regione proponendo un tavolo di lavoro per il settore alberghiero, con richieste concrete come un contributo a fondo perduto, la semplificazione delle procedure di accesso al credito con il superamento delle barriere bancarie, che spesso fanno più vittime che aiuti, fino ai ‘voucher turista’ che incentivi il turista a scegliere la vacanza in puglia nei prossimi mesi, misure che se attuate, potrebbero trovare beneficio alle aziende alberghiere”, sottolinea il consigliere Asshotel Ruggieri.

Per quanto riguarda la struttura ricettiva biscegliese da lui diretta: “Come albergo non abbiamo avuto l’obbligatorietà della chiusura. Noi siamo rimasti aperti anche perché abbiamo ospitato, essendo punto di riferimento territoriale del Ministero della Difesa, alcuni operatori militari in servizio per alcune caserme pugliesi. Per quanto riguarda i provvedimenti da adottare per contrastare la diffusione del contagio, da tempo abbiamo provveduto ad adottare protocolli di sicurezza come quelli già pensati dall’Assohotel per garantire un soggiorno free virus e abbiamo eliminato il servizio buffet e dato il via al servizio in camera”.