Per il Segretario generale della Cisl Scuola, Roberto Calienno, la “scuola pugliese è allo sbando visto che il Governatore Emiliano continua ad intervenire sul sistema scolastico regionale ignorando la Costituzione”. Per il sindacato l’ultima ordinanza regionale firmata dal governatore “nei fatti trasforma l’istruzione da diritto-dovere costituzionale a libero arbitrio e libera scelta da parte di famiglie e studenti. La sua emanazione, per l’ennesima volta in poche settimane getta nel caos le scuole e vanifica i tanti, anzi troppi, sacrifici compiuti dai Dirigenti Scolastici e da tutti i lavoratori del comparto scuola per garantire l’istruzione a tutti, scegliendo di rendere la ‘scuola facoltativa’. È un’ordinanza persino imbarazzante nella parte in cui dispone che le eventuali assenze devono essere ritenute giustificate. Non crediamo che si tratti di una prerogativa di un Governatore. Se invece, sbagliamo ad affermare che non si tratta di sue prerogative, allora provocatoriamente, il Governatore si assuma la responsabilità di giustificare anche le assenze dei lavoratori. A Emiliano chiediamo, ormai senza soluzione di continuità, di ascoltare parti sociali, amministrazione scolastica e Dirigenti Scolastici che, sicuramente, conoscono la scuola meglio di lui e, da sempre, operano per il bene degli studenti e delle famiglie”.
“Certo la situazione è complicata ma non si può navigare a vista, come invece recita l’ultima ordinanza regionale sulla scuola, per cui ogni famiglia dell’istruzione dell’obbligo in pratica fa’ un po’ come crede, tra scuola in presenza e didattica a distanza”. Così il Segretario generale della Cisl Puglia, Antonio Castellucci, che aggiunge: “Recuperare questa situazione complessa e confusa è possibile solo con una concertazione costante e da avviare immediatamente con tutte le forze sociali così come sindacato abbiamo chiesto unitariamente. In fasi difficili come quelle attuali, tra la pandemia ormai diffusa ovunque e una direzione politica nazionale e regionale talvolta contraddittoria, l’unica risposta è una coesione di intenti e di azione che solo una Regione autorevole e unita, capace di confrontarsi costantemente con le rappresentanze sociali, può garantire”.