“La nostra scuola è pronta, abbiamo messo in atto tutti gli accorgimenti tecnici e organizzativi per ripartire“, questo quanto comunica a Bisceglie24 il dirigente scolastico dell’Istituto “Giacinto Dell’Olio” di Bisceglie, Mauro Leonardo Visaggio, a proposito dell’imminente apertura dell’anno scolastico 2020/2021.
“Per l’anno scolastico che va a cominciare la nostra scuola registra un lieve incremento di iscrizioni: ci saranno due nuove classi in più. Una prima in più per il Liceo delle Scienze Umane e una terza in più per l’indirizzo Tecnico-Economico per un totale di 37 classi funzionanti”, spiega il dirigente Visaggio, “Dal punto di vista strutturale l’impresa sta per terminare lavori di ristrutturazione dei servizi igienici al piano terra che erano già previsti dalla Provincia sin da gennaio”.
Sulla riapertura: “E’ confermata il 24 settembre”. Chiediamo al preside come si sta preparando la scuola dal punto di vista degli spazi: “Abbiamo programmato e stiamo attuando tutto ciò che è stato stabilito nelle settimane addietro. Abbiamo acquistato con fondi della scuola i banchi che ci servivano. Abbiamo anche scorte di materiale igienico-sanitario fino a fine dicembre, anche queste a spese nostre. Abbiamo pensato a tutte queste esigenze per tempo e in un momento in cui sul mercato c’erano sia disponibilità sia prezzi ordinari. Inoltre abbiamo predisposto tutte le regole per l’accesso e gli ambienti in cui accogliere le nostre studentesse e i nostri studenti. Tutte le norme stabilite dal Comitato tecnico-scientifico e dall’Istituto Superiore della Sanità saranno messe pienamente in atto: un metro di distanza tra alunni e due metri dal docente, percorsi differenziati da tre ingressi separati (le planimetrie sono già pubblicate su internet), scaglionamento in entrate e in uscita delle classi”.
“Tutto questo l’abbiamo fatto in assoluta solitudine e non aggiungo altro”, aggiunge netto il dirigente.
Sullo scorso anno scolastico: “E’ stato un anno scolastico eccezionale. Anche quando, il 5 marzo, vi erano le avvisaglie di una chiusura, non avremmo mai immaginato una chiusura definitiva delle scuola. Questa scuola ha reagito con amore, con grande attenzione nei confronti dell’utenza e con grande etica nei confronti del lavoro. In due giorni abbiamo messo in piedi la didattica a distanza che ha coinvolto tutti gli 800 alunni. Il personale docente si è comportato in modo encomiabile. La scuola è entrata nelle case delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Abbiamo, anche in questo caso, fatto tutto con le nostre sole forze, senza alcun aiuto e senza alcuna disponibilità, anche in termini di conforto morale, non dico materiale, delle istituzioni. Ma va bene così, siamo abituati al sacrificio, a fare le cose per rispetto del nostro lavoro”.
Questione trasporti: “Noi abbiamo pochissimi ragazzi che vengono da fuori. Il problema più pressante è quello del trasporto urbano. Abbiamo avuto un incontro sulla questione con l’amministrazione comunale a giugno. Ho palesato la necessità di ripensare il trasporto urbano e il problema del mercato settimanale del martedì: se la criticità in condizioni ordinarie è consentire a un mezzo di soccorso di arrivare in caso di necessità, immaginiamo cosa significhi il martedì mattina far arrivare 800 ragazzi a scuola. Io ho mosso questa sollecitazione sin da giugno in videoconferenza all’amministrazione comunale, ma non ho avuto riscontro. L’ho ribadita per iscritto coinvolgendo il Prefetto per informarlo. Ma nessuna risposta”.
Ai genitori e agli studenti: “La comunità scolastica tutta è impegnata per riaprire il 24, ma soprattutto per garantire l’apertura per tutto l’anno scolastico, ma ogni componente della comunità deve fare la propria parte: se la scuola ha compiuto sforzi per la ripartenza, devono farlo anche famiglie e alunni. L’obbligo per i genitori è quello di misurare ogni mattina la temperatura corporea dei propri figli e di verificare lo stato di buona salute dei figli. Devono astenersi dal mandare a scuola i figli se febbricitanti o anche raffreddati. Noi abbiamo già predisposto tutte le procedure relative all’individuazione e all’isolamento di eventuali casi. Io stesso ho frequentato il corso come referente Covid per la scuola, sarò il tramite tra scuola e Dipartimento di Prevenzione della Asl. Anche le studentesse e gli studenti devono fare la loro parte: non sarà un anno scolastico ordinario, sarà fortemente limitata la loro mobilità, dovranno rispettare la distanze, osservare lo scaglionamento, non si potranno frequentare palestra e laboratori, bisognerà avere una disciplina rigorosa perché la disciplina di ciascuno andrà in favore della collettività“.