Le Sentinelle in Piedi tornano sulla loro manifestazione del 5 Ottobre scorso e lo fanno sbandierando un dato decisamente interessante, secondo il comunicato stampa congiunto delle Sentinelle in Piedi di Bari e di Bisceglie nelle 70 piazze italiane ci sarebbero stati circa 10.000 membri dell’associazione per la difesa dei diritti della famiglia naturale. Significa quindi che in ognuna delle 70 piazze ci sarebbero stati una media di poco più di 140 partecipanti. Oltre i dati numerici le Sentinelle ricordano anche che in circa 20 della 70 piazze ci sono state pesanti contestazioni nei confronti della manifestazione e le sentinelle sono state aggredite da “Gruppi aggressivi hanno urlato insulti e offese nei confronti di chi vegliava silenziosamente accusandoli di essere “omofobi”.” Noi di Bisceglie24 eravamo in piazza Domenica mattina e possiamo ribadire che la manifestazione biscegliese si è svolta pacificamente pur se con la presenza di un gruppetto di contestatori, il dispiegamento delle forze dell’ordine era comunque significativo (leggi qui).
Tornando poi sulle motivazioni che animano il loro movimento le Sentinelle hanno anche tenuto a precisare che : “Noi riteniamo che ci sia una minoranza debole e silente che non può esprimersi e che va tutelata: i bambini. Hanno diritto ad avere un papà e una mamma e soprattutto a nascere da un atto d’amore gratuito, senza essere fabbricati come oggetti pronti al consumo.”
Non manca poi il rimando al DDL Scalfarotto che viene definiti legge “liberticida” : “Se infatti oggi si viene accusati di “omofobia”, peggio aggrediti, soltanto per il fatto di stare in silenzio nelle piazze, cosa accadrà domani, se la legge entrerà in vigore?” .
Ed alla fine le Sentinelle in Piedi di Bisceglie e Bari forniscono un’informazione a dir poco curiosa, pare che nella manifestazione di Bari sia scesa in piazza a fianco delle Sentinelle anche una coppia omosessuale. “Le Sentinelle in Piedi sono una rete libera di cittadini, una realtà apartitica e aconfessionale” Chiariscono le Sentinelle, poi proseguono: “Questo perché la libertà di espressione non conosce colore politico, bandiera associativa o religione e non conosce nemmeno inclinazione sessuale”.
Certo sarebbe davvero interessante capire cos’ha spinto una coppia gay a scendere in piazza per sostenere una causa che di fatto negherebbe loro la possibilità di sancire legalmente la loro unione e di vedere riconosciuti i loro diritti come coppia.