La Filcams Cgil Bat è intervenuta sulle questioni inerenti il servizio mensa scolastica del Comune di Bisceglie. Il sindacato chiede che “i lavoratori interinali “storici”, cioè quelli che per tre o cinque anni sono stati occupati nell’appalto del servizio mense vengano richiamati dall’azienda e non sostituiti con nuovi interinali e l’amministrazione comunale nel bando che sta predisponendo inserisca tra i criteri anche la salvaguardia di tutti i lavoratori”. La Cgil fa sapere che queste istanze sono la diretta conseguenza di “un tavolo importante che si è tenuto all’ufficio vertenze della Bat in cui è stato scongiurato il licenziamento collettivo”.

Il sindacato, attraverso la segretaria generale Ficams Cgil Bat Tina Prasti, ha ricostruito le vicende legate al servizio mensa scolastica dal punto di vista dei lavoratori: “La ditta Pastore avvia le procedure di licenziamento collettivo per 7 unità su 24, comunicate al sindacato con una lettera datata 28 settembre quando cioè il servizio stava per riprendere. Non solo, questi licenziamenti vengono giustificati sulla base di dati di riduzione del numero di pasti giornalieri che riguardano gli anni precedenti e non quello in corso. Il 28 ottobre c’è stata una trattativa dove siamo riusciti a dimostrare che non solo non c’è nessun esubero ma che il personale al lavoro è in affanno visto e considerato l’obbligo alla raccolta differenziata a cui gli addetti alla mensa devono ottemperare che si aggiunge naturalmente alle loro mansioni”. Il sindacato spiega quindi di essere giunto ad un accordo con la ditta appaltatrice: “procedere ad una riorganizzazione dell’attività lavorativa, utilizzando ove necessario la fruizione di ore di ferie nelle sedi dove di evince l’esubero dichiarato, e di ritirare la procedura di licenziamento collettivo. Così l’azienda potrà, anche in vista della nuova gara d’appalto, gestire l’affidamento del servizio fino alla fine dell’anno”.

La Filcams Cgil Bat vorrebbe ora coinvolgere anche il comune di Bisceglie nella questione, sempre Tina Prasti spiega che: “il vicesindaco Vittorio Fata deve sedersi con noi e l’azienda ad un tavolo visto che in sede di trattativa all’ufficio vertenze non si è presentato. È necessario al più presto dare risposte a questi lavoratori perché il malumore sta serpeggiando e potrebbe sfociare in iniziative di protesta che noi vorremmo evitare al fine di ricucire la vicenda, garantire il servizio essenziale per la collettività e salvaguardare il lavoro di tutti”.