Sono tanti gli agricoltori biscegliesi che stamane, assieme ad altri tremila provenienti da tutta la Puglia, hanno invaso pacificamente piazza Prefettura a Bari. Assieme agli agricoltori sono scesi in piazza anche il primo cittadino di Bisceglie Angelantonio Angarano, il vicesindaco Angelo Consiglio e l’esponente di Forza Italia Sergio Silvestris. L’ex europarlamentare si è spostato da Bisceglie proprio a bordo di un trattore assieme agli altri agricoltori ed ha sfilato per le vie del capoluogo pugliese fino a piazza Prefettura. Sindaco e Vicesindaco si sono recati direttamente in piazza Prefettura insieme ad altri sindaci del territorio.
Il colore della protesta pugliese di questi giorni è l’arancione, colore dei gilet indossati dai tanti agricoltori e olivicoltori scontenti dell’operato del Governo nazionale e del Governo regionale in tema di agricoltura. “Sarebbe un grandissimo segnale di cambiamento se il Ministro venisse a Bari non a parlare con una delegazione dei gilet arancioni o col portavoce, ma con tutti gli agricoltori”, ha dichiarato il portavoce dei gilet arancioni Onofrio Spagnoletti Zeuli che ha poi proseguito, “in alternativa siamo pronti ad incontrarlo insieme a tutte le altre delegazioni che riterrà di invitare ma in una data diversa da quella di domani” di fatto quindi i gilet arancioni hanno comunicato la loro intenzione di rinunciare all’incontro convocato dal Ministro Centinaio per domani a Roma.
I gilet arancioni continuano in queste ore a chiedere a gran voce “il riconoscimento dello stato di calamità dopo le gelate di febbraio 2018, interventi mirati e decisi contro la xylella, seguendo la scienza e non i santoni, e lo sblocco delle risorse del Psr impantanato tra mille rivoli burocratici”.
Il portavoce del movimento ha continuato “qui ci sono oltre tremila persone, uomini e donne della terra, che si sono uniti spogliandosi di qualsiasi identità e sposando solo la causa della terra. Noi ringraziamo il Ministro Centinaio per averci invitato domani a Roma, ma non parteciperemo all’incontro perché non intendiamo prestare il fianco a chi organizza, guarda caso proprio domani, un’altra sceneggiata dopo quella del 31 dicembre sotto la Regione Puglia, stavolta proprio sotto il Ministero luogo dell’incontro, per prendersi meriti che proprio non ci sono e per issare ancora una volta la bandiera dell’arroganza alla faccia dei problemi veri degli agricoltori e degli Olivicoltori pugliesi”. Spagnoletti Zeuli ha quindi concluso: “per tutti noi vengono prima e sopra ogni cosa i problemi degli agricoltori, poi le bandiere e le sigle”.