La vicenda della chiusura dell’ecopunto “Ecosmag” aveva già animato la discussione dell’opinione pubblica biscegliese. Noi di Bisceglie24 ci eravamo occupati dell’accaduto con un video servizio dello scorso 4 di Agosto. Per scongiurare la scomparsa dell’attività dal territorio gli ideatori e promotori del progetto “Ecosmag” hanno presentato in comune, lo scorso 29 Agosto, una petizione firmata da 468 cittadini biscegliesi. A fronte di tale istanza il sindaco Francesco Spina ha risposto quest’oggi all’amministratore unico di “Ecosmag”, Mauro Di Tullio. Questo l’incipit della missiva del primo cittadino:

“Leggo con non celato stupore il contenuto della sua missiva del 29.08.2014 con la quale, agitando una supposta raccolta firme di sostegno, pretenderebbe un impegno dell’amministrazione comunale a sostegno di quella che è nata, si è svolta ed è tutt’ora, un’iniziativa imprenditoriale privata, per sua natura animata da scopo di lucro”.

Una chiusura totale al sostegno dell’iniziativa: per il sindaco Francesco Spina “Ecosmag” è di fatto una s.r.l., quindi un soggetto imprenditoriale privato, e la pubblica amministrazione non può in alcun modo entrare nel merito di un’iniziativa privata a fine di lucro. Il primo cittadino poi incalza ancora: “Pretendere un riconoscimento di utilità sociale e fregiarsi del perseguimento di interessi della collettività, appare uno sterile tentativo di distorcere la libera concorrenza e pretendere deroghe alle ordinarie procedure di affidamento di servizi e prestazioni”.

Proseguendo il sindaco ricorda anche che la città di Bisceglie dispone di un regolare servizio pubblico di gestione dell’igiene, servizio che, a detta del primo cittadino, sarà ulteriormente potenziato nel prossimo futuro.

Infine Spina suggerisce ai ragazzi dell’ “Ecosmag” di rivolgersi a soggetti private e non pubblici se si ha intenzione di cedere un’attività di natura privata.
Una risposta secca, decisa e motivata quella del sindaco Spina. La sua missiva in risposta a quella dell’amministratore unico Mauro Di Tullio chiude lo spazio a qualsiasi spiraglio di aiuto o sostegno da parte del comune nei confronti dell’ecopunto della zona del seminario.