“Domenica sera sono stato raggiunto da una valanga di comunicazioni di colleghi increduli, indignati, esterrefatti e veramente offesi dalle provocazioni ed esternazioni generiche ed irresponsabili di Roberto Saviano nel corso della trasmissione ‘Che tempo che fa’, per nulla richiamato dal conduttore Fabio Fazio“, a sottolineare e mostrare il disappunto della categoria è il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Trani, Antonello Soldani, in seguito alla messa in onda della trasmissione nel corso della quale è stato dichiarato che i commercialisti italiani segnalano alla criminalità le aziende in crisi”, affermando anche che “… quando un’azienda inizia ad andare in crisi, loro (i criminali estorsori ed usurai), per esempio, avvicinano i commercialisti. Il commercialista, quindi la persona di cui ti fidi, spesso ti dice che c’è quella società, c’è quella persona che è interessata. Quando non è questa strada, perché hai la fortuna di avere dei professionisti seri, ci sono moltissime altre strade: le banche, il consulente che ti dice di andare in quel posto piuttosto che in un altro”.
“Affermazioni, assolutamente sconsiderate e proditorie“, scrive Soldani, “che meritavano almeno un contraddittorio, una voce che potesse sostenere le ragioni di una categoria, mai come in questo momento, strenuamente impegnata accanto agli imprenditori ed ai lavoratori per aiutarli a venir fuori dal ciclone economico che si sta abbattendo sulle imprese come conseguenza dell’emergenza sanitaria”.
Aggiunge inoltre che “E’ stata impedita al nostro Presidente nazionale Miani l’immediata replica con l’intervento in diretta. Il Consiglio Nazionale, molti Ordini territoriali, i sindacati di categoria stanno procedendo con le giustissime querele per diffamazione. Interrogazioni parlamentari, richiesta di interventi dell’Agicom stanno prendendo piede e faranno il loro corso. Ma quello che è accaduto è di una gravità assoluta e finisce col gettare ombre immeritate sul lavoro di migliaia di professionisti che stanno profondendo il massimo impegno per evitare il tracollo di imprese e famiglie”.
“In questo momento”, tiene a mettere in luce Soldani, “vorrei solo ricordare l’opera dei commercialisti e nel nostro caso anche degli avvocati che operano nell’ambito dell’Organismo di composizione della crisi da sovra-indebitamento Occ Trani, la cosiddetta legge salva suicidi, strumento legislativo pensato per la risoluzione definitiva dei problemi finanziari ed economici dei soggetti che incolpevolmente si sono trovati a non potere assolvere i propri impegni con i propri creditori: cittadini privati, imprenditori agricoli, imprenditori non fallibili. Così come vorrei ricordare l’attività di tanti colleghi professionisti chiamati a gestire i beni confiscati alla criminalità organizzata e che troppo spesso sono fin troppo esposti. Io personalmente conosco questi colleghi e tanti altri ancora che quotidianamente, ed anche in questo delicatissimo momento storico, continuano a lavorare nell’interesse del mondo economico, dei propri clienti, del nostro futuro, senza sosta, spesso sacrificando il tempo libero e gli affetti familiari e, mi piace sottolineare, senza pretendere parcelle esose”.
Il presidente Soldani poi aggiunge: “Se il signore ospitato da Fazio è a conoscenza di ‘commercialisti’ della specie da lui indicata e non lo ha segnalato alle autorità competenti è lui un ‘complice’ dell’usuraio; se invece è un modo per mantenere la propria popolarità è un modo certo per azzerare quanto di buono ha fatto. Utilizzare lo strumento televisivo pubblico per scendere così in basso ed accanirsi verso una professione che da un po’ di tempo, mi rendo conto, sta diventando scomoda per chi dall’alto della propria esperienza emana semplicemente proclami, puntualmente smentiti dai fatti, è semplicemente vergognoso“.
“Non mi aspetto più nulla da questo Paese”, conclude Antonello Soldani, “ma pretendo rispetto per una professione troppo importante per il nostro mondo economico che ho l’onore e l’onere di rappresentare nel nostro territorio della circoscrizione del Tribunale di Trani”.