Divieto di accesso per una settimana ai social quali Facebook, Instagram, Whatsapp, Twitter senza limitare l’utilizzo del telefono cellulare per scopi come chiamate o sms. Questa è stata la sfida lanciata ai ragazzi della 1C del Liceo Scientifico Leonardo da vinci di Bisceglie insieme al docente di italiano Raffaele Tatulli con il progetto “Stop ai social”. L’obiettivo era quello di rendere consapevoli i ragazzi della possibilità di vivere in maniera più sana contenendo l’utilizzo dei social, e di conseguenza prestando quindi più attenzione a ciò che ci circonda e a chi ci parla. Un’alunna che ha partecipato al progetto ha spiegato: “Sono andata a trovare i miei nonni ed ho scoperto che è possibile intrattenersi con loro (e molto piacevolmente) senza smanettare con lo smartphone e far finta di parlare”.
Il progetto si è svolto senza nessun controllo diretto sui partecipanti: nel caso in cui un ragazzo avesse fatto l’accesso ai social avrebbe dovuto comunicarlo al docente. Grazie a questa esperienza i ragazzi hanno potuto dedicare più tempo alla lettura del libro di Aldo Cazzullo “Metti via quel cellulare”, alla scrittura di un diario personale, alla musica tirando fuori strumenti musicali che loro stessi avevano messo da parte, e alla cucina. Qualcuno di loro ha dichiarato: “Finalmente finisco prima i compiti, mi concentro meglio sullo studio ed ho più tempo per i miei hobby o per conversare con i miei genitori”. Circa la metà della classe non è riuscita a portare avanti l’esperimento, molti hanno trovato difficoltà ad organizzare partite di pallone utilizzando le tradizionali telefonate ed altri si sono resi conto di non sapere come passare il tempo.
Altri ancora sono diventati critici nei confronti di tutti coloro i quali utilizzano senza nessun controllo i social. Uno dei ragazzi ha infatti affermato: “Sono diventato consapevole del fatto che i miei amici sono davvero dipendenti dai social. Madonna quanto tempo mia madre sta al cellulare!”. Tramite questo esperimento è stato quindi possibile confermare la pericolosa dipendenza che interessa molti giovani e la possibilità di rivolgere uno sguardo più critico nei confronti di questa realtà. I ragazzi della 1C del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci hanno scoperto che “si può camminare meno chini su di uno schermo che ci illude di collegarci con tutto il mondo ma che di fatto ci fa vivere sempre più soli”.