Un incontro urgente finalizzato al prosieguo del servizio di ristorazione e alla salvaguardia dei livelli occupazionali. Lo chiedono alla Universo Salute Opera Don Uva di Bisceglie le segreterie di Filcams Cgil Bat e Fisascat Cisl Bari all’indomani della comunicazione inoltrata ai sindacati il 3 febbraio scorso dalla ditta Pastore per annunciare la “cessazione del servizio di ristorazione c/o le sedi di Bisceglie e Foggia dell’Ospedale Opera Don Uva”.

L’azienda che si occupa della ristorazione all’interno della struttura, gestendo il servizio dall’aprile del 2016 e preparando all’incirca 650 pasti quotidiani, riferisce in una nota che “considerate le valutazioni economico/gestionali del servizio di ristorazione sin ora  svolto c/o le sedi di Bisceglie e Foggia dell’ospedale Opera Don Uva ed al fine di evitare pregiudizi economici per l’eccessiva onerosità del contratto che scaturirebbe dal prosieguo del servizio” ha provveduto a inoltrare alla Universo Salute comunicazione di recesso. Il servizio cesserà il  29 febbraio 2020.

“Non solo non comprendiamo le ragioni di tale decisioni e vorremmo capire cosa stia accadendo ma abbiamo la necessità di incontrare con urgenza i vertici della Universo Salute per conoscere come si intenda affrontare una situazione simile e come la si intenda gestire visto che in ballo ci sono non solo i servizi erogati all’utenza, come quello appunto della ristorazione, ma anche le sorti di un centinaio di lavoratori addetti alla somministrazione dei pasti. Naturalmente il nostro auspicio è che si ricomponga lo scenario e la Pastore torni sulla decisione presa ma se ciò non dovesse accadere abbiamo bisogno di capire cosa la Universo Salute abbia in animo di fare per scongiurare quello che starebbe per accadere tra 20 giorni, fine del servizio e licenziamento collettivo del personale. Della vicenda è stata già interessata la Prefettura che auspichiamo intervenga nel più breve tempo possibile”, spiega la segretaria generale della Filcams Cgil Bat, Tina Prasti.

“Per lo stesso servizio le parti (dirigenti della Universo Salute e Filcams e Fisascat), solo pochi mesi fa, si sono incontrate in Prefettura proprio per scongiurare il taglio delle ore o addirittura il taglio dei livelli occupazionali. Abbiamo trovato la quadra dopo alcuni tavoli ma a questo punto appare proprio che a nulla sia servito considerando che, a distanza di poco tempo dall’intesa raggiunta che salvaguardava livelli occupazionali e monte orario, l’azienda di ristorazione rinuncia al mandato”, conclude Prasti.