“Ad un gesto di generosità e amore per la propria squadra e città si risponde con una incomprensibile provocazione sotto casa. Prendo atto e ritiro la disponibilità offerta, augurandomi che il titolo per la serie D finisca nelle mani di chi conosce e ama il calcio e non gli affari di altra natura”. Queste le dichiarazioni espresse da Nicola Canonico sul profilo personale Facebook questa mattina dopo essersi ritrovato sotto casa uno striscione della tifoseria organizzata barese all’indomani della volontà da parte dell’imprenditore di Palo del Colle di trasferire il titolo del Bisceglie Calcio a Bari (leggi qui) e ripartire con i galletti dalla serie C anzichè la D, come decretato ieri con l’esclusione del Bari Calcio dalla serie B. 

Una situazione che si fa ingarbugliata adesso e che pone la posizione di Canonico in una specie di limbo. Parte della tifoseria barese ha accolto positivamente la volontà di ripartire dalla serie C sacrificando il titolo del Bisceglie, alcune componenti degli ultrà biancorossi invece non accettano questa operazione, dimostrando la loro contrarietà con lo striscione posizionato sotto casa dell’imprenditore di Palo del Colle. Rabbia, delusione e tradimento sono invece i sentimenti che si vivono a Bisceglie in queste ore e che sono stati messi in pubblica piazza con striscioni apparsi in città ed allo stadio Gustavo Ventura, tutti contro Canonico e la sua decisione. Un passo indietro è difficile da pronosticare da parte di Canonico, visto anche il cambio di denominazione e colori sociali avvenuto ieri. L’intervento del sindaco Angarano (leggi qui) che ieri ha dichiarato di voler parlare con l’ormai ex presidente stellato a quali scenari potrebbe portare? Non resta che capire l’evoluzione di questa storia ingarbugliata che ha un unico comune denimonatore, l’amarezza per quanto accadendo.