Dopo il tutto esaurito per l’incontro con l’avv. Amato il Comitato Progetto Uomo organizza un nuovo evento sulla “Teoria del Gender”. Questa volta al fianco del comitato a tutela della vita umana e della famiglia costituzionale ci sarà anche l’Azione Cattolica “S.S. Matteo e Nicolò”.

L’incontro-dibattito avrà luogo il prossimo 5 marzo alle ore 19.30 presso il salone della Concattedrale di Bisceglie, a moderare l’evento intitolato “Teoria del Gender e nuove sfide educative” sarà il giornalista Gianluca Veneziani direttore del periodico VITA. Principalmente la serata sarà scandita da due interventi principali quello del dott. Antonio Citro, (insegnante, bioeticista e Presidente dell’Azione Cattolica dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) che parlerà degli aspetti culturali ed educativi, e dal canonico Mauro Camero (bioeticista e parroco della Cattedrale di Bisceglie) che tratterà degli aspetti etici.

Le posizioni del mondo religioso nei confronti della cosiddetta “Teoria di Gender” stanno diventando sempre più nette e radicali, il Comitato Progetto Uomo ci scrive nel suo comunicato: “Riteniamo, infatti, di trovarci di fronte ad una vera e propria “emergenza educativa” che necessita di una presa di coscienza di quello che si vuole “instillare” nella mente e nel cuore delle nuove generazioni”. D’altronde anche lo stesso presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinale Bagnasco, non aveva lesinato parole decisamente forti per commentare “l’avvento della teoria di genere”: “La lettura ideologica del “genere”, una vera dittatura che vuole appiattire le diversità, omologare tutto fino a trattare l’identità di uomo e donna come pure astrazioni. Viene da chiederci con amarezza se si vuol fare della scuola dei “campi di rieducazione”, di “indottrinamento”. Ma i genitori hanno ancora il diritto di educare i propri figli oppure sono stati esautorati? Si è chiesto a loro non solo il parere ma anche l’esplicita autorizzazione? I figli non sono materiale da esperimento in mano di nessuno, neppure di tecnici o di cosiddetti esperti”.

Anche in questo caso, come già analogamente avvenuto per la serata con l’avv. Amato, si tratta di un incontro-dibattito aperto a tutti quindi anche i biscegliesi non in linea con il pensiero del Comitato Progetto Uomo potranno esprimersi.