“Appare evidente che la pioggia di accertamenti che ha colpito i cittadini biscegliesi dall’inizio del mese di novembre non fa altro che gravare oltremodo sulle tasche di privati e commercianti, che si vedono costretti entro 60 giorni dalla notifica a dover sborsare cifre consistenti in un’unica rata”. A dichiararlo è Giuseppe Papagni, referente biscegliese dello Sportello dei Diritti, che interviene così sulla vicenda della Tosap, la tassa sull’occupazione del suolo pubblico, che ultimamente sta facendo molto discutere.
La questione è ormai nota (leggi qui). Dal 31 ottobre l’Andreani Tributi, la società che si occupa della riscossione dei tributi nella nostra città, sta inviando cartelle esattoriali a nuovi utenti, alcune delle quali risalenti al 2010, con annessa sanzione per omessa dichiarazione, sull’interruzione dei marciapiedi per gli accessi alle proprietà private.
“In altri casi, attenendoci a quanto ci è stato sottoposto negli ultimi giorni da diversi cittadini e commercianti biscegliesi, sono stati notificati avvisi di pagamento per l’imposta sulle insegne dei negozi”, fa sapere lo Sportello dei Diritti. “Fermo restando che la Tosap, al pari dell’imposta sulle insegne, è una tassa dovuta per legge, abbiamo voluto fare nostre le perplessità dei cittadini in ordine ai modi e tempistiche con cui sono stati notificati gli atti, in un’ottica di rispetto del principio di leale collaborazione tra pubblica amministrazione e cittadino. Pertanto, al fine di valutare caso per caso gli atti di accertamento sottoposti ed individuare eventuali rimedi nel caso in cui emergano questioni pregiudiziali o di merito, lo Sportello dei Diritti offre ai cittadini il proprio aiuto, avvalendosi della consulenza dell’avvocato tributarista Cosimo Angarano, il quale, interpellato, si è già reso disponibile”.
“L’auspicio è che l’amministrazione ascolti le doglianze dei biscegliesi coinvolti per fare maggior chiarezza, magari promuovendo una sospensione della riscossione in autotutela, senza costringere il cittadino, ove ne sussistano i presupposti, a ricorrere ad un giudice terzo”, conclude l’associazione a tutela dei diritti. “Lo Sportello dei Diritti continuerà ad ascoltare i cittadini che ne facciano richiesta mandando un’e- mail a sportellodeidiritti.bisceglie@gmail.com o chiamando il 347.10.299.74”.