Segnalare un disagio “generato dalla sospensione di un servizio sanitario nella città di Bisceglie, che provoca danno e non risponde ai bisogni di cittadini ammalati”. Per questo la segreteria di Bisceglie del “Tribunale per la tutela dei diritti del cittadino, del malato” ha scritto al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al direttore generale della Asl Bat, Ottavio Narracci, al direttore sanitario della Asl Bat, Vito Campanile, al sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, e al presidente nazionale del “Tribunale per la tutela dei diritti del cittadino, del malato”, Diego Romano Rana.

“Questo tribunale”, si legge nella missiva, “sta ricevendo da alcuni giorni numerose e diffuse proteste da parte di moltissimi cittadini-malati che si recano presso la farmacia del nosocomio di Bisceglie per poter ottenere farmaci indispensabili per la loro salute, e con grande e amara sorpresa, trovano un avviso che invita i cittadini che usufruiscono di tale servizio, a recarsi a Trani presso l’ex ospedaletto, per ottenere farmaci”.

Forte preoccupazione e disagio investono soprattutto le persone anziane che molto spesso non avendo mezzi per recarsi a Trani o non potendo delegare altri al ritiro dei farmaci, potrebbero essere costretti a sospendere la terapia”, continua la lettera. “L’eventuale distribuzione domiciliare di farmaci, alternativa ad un sevizio molto più complesso, sicuramente non riuscirà a coprire il bisogno di tutti gli utenti e sarà inevitabile causa di sofferenza fisica e psichica per tanti ammalati.  Si ritiene che non sia possibile lasciare una città di circa 55mila abitanti senza questo servizio”, si legge ancora nella missiva. “Si sottolinea che un disagio di tale portata non può non essere letto come mancanza di tutela dei diritti di ogni malato e di ogni cittadino, e pertanto, si chiede l’immediato ripristino del  servizio”, termina la lettera del “Tribunale per la tutela dei diritti del cittadino, del malato”, precisando che “In attesa di una risposta esauriente e tempestiva, ci si riserva ogni altra azione a tutela del diritto della salute di tutti i cittadini sofferenti”.