Avevamo già documentato la presenza di branchi di cani randagi nelle zone della periferia sud della città di Bisceglie (leggi qui), nel tardo pomeriggio dell’11 Agosto scorso alcuni di questi randagi sono stati trovati morti nell’agro della zona pantano . Si tratta di circa sedici cani, tra cui diversi cuccioli di appena quaranta giorni di vita. A ritrovare i corpi esanimi degli animali è stato un cittadino biscegliese che, quasi quotidianamente, dava del cibo al branco. Sulla vicenda è intervenuta Antonella Monterisi, responsabile associazione “Laika tutela animali” di Trani, che ha sporto denuncia contro ignoti presso la tenenza dei Carabinieri di Bisceglie.
“Stamattina ho sporto denuncia (foto qui a destra n.d.r.) contro ignoti per uccisione e maltrattamento di animali (Legge 189 del 2004 art. 544 ter), la denuncia è stata depositata presso la tenenza dei Carabinieri di Bisceglie” dichiara l’attivista per i diritti degli animali, poi prosegue “Non siamo sicuri al cento per cento della causa della morte ma tante morti in uno stesso branco ed in cosi poco tempo destano sicuramente sospetto, anche perché il giorno prima tutti e sedici i cani stavano benissimo. Non c’erano tracce evidenti di veleno sul luogo del misfatto ma nel caso abbiano usato bocconi avvelenati è chiaro e scontato che non sia rimasta nessuna traccia”
Nel caso fosse accertato il reato per cui è stata presentata denuncia ricordiamo che si tratta di un reato penale perseguibile con un periodo di reclusione da tre mesi ad un anno e con una sanzione amministrativa da 3.000 a 15.000 euro.
Come già riportato più volte la piaga del randagismo affligge da diverso tempo il comune di Bisceglie, ed episodi di abbattimenti sospetti di interi branchi sono un ulteriore campanello d’allarme.
Il caso sta destando molto clamore mediatico soprattutto sui social network. Sono diversi gli animalisti presenti sul territorio biscegliese che stanno pensando di organizzare una manifestazione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’accaduto.