Nei giorni 11 e 12 agosto, presso il Laboratorio Urbano di Palazzo Tupputi, si svolgeranno i PerCorsi sonori di “circuit bending” e “retroazione” condotti da Stefano “Urkuma” de Santis. Il primo, intitolato (parafrasando un celebre film di Kubrick) “Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare l’elettronica”, è aperto a partecipanti dagli 8 anni in su e si pone l’obiettivo di spiegare e insegnare la tecnica del “circuit bending”, ovvero “l’arte e la filosofia di modificare in maniera creativa apparecchi elettronici a bassa tensione o alimentati a pile, come giocattoli e tastiere, allo scopo di generare suoni inediti e curiosi e creare nuovi strumenti musicali e generatori di suono”. Il secondo invece spiegherà ai corsisti (dai 14 anni in su) come usare un mixer audio per produrre suono come fosse un sintetizzatore, attraverso la tecnica della “retroazione”, ovvero “usare il segnale elettrico così com’è, senza aggiungere ingressi all’interno di un mixer audio, per esplicitare il suono che la comunicazione analogica utilizza”.
Stefano de Santis, laureato in Ingegneria dei Materiali e Tecnico in Acustica Ambientale, lavora da anni nel campo della “musica sperimentale”, per una ricerca sonora sulle orme di John Cage e Murray Shafer. È autore di testi teatrali e di colonne sonore per film e documentari: sue musiche e installazioni sono state selezionate ed esposte presso la Loop House Gallery di S. Cesario, la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, la Galería Galou di New York, Sos Art a Parigi, Wienmodern a Vienna, Next03 a Bratislava, CCC a Berna, Raster gallery a Varsavia, Spazio Ersetti a Udine. È attivo con performance e concerti dal vivo in tutta Europa.
Per ulteriori informazioni: 340 6131760, info@palazzotupputi.it, www.palazzotupputi.it