Sono due le “famiglie numerose” biscegliesi che, negli scorsi giorni, hanno ricevuto i bonus del progetto “Una famiglia per la Vita“. Istituito dal Comitato Progetto Uomo, il progetto mira ad alleviare le difficoltà a cui sono soggette – e in particolare in questo periodo particolarmente duro – alcune famiglie con almeno tre figli minorenni a carico. Due sono i bonus elargiti: il primo, 500 euro messi a disposizione da un anonimo filantropo, è stato assegnato alla famiglia Di Molfetta-Ciani; il secondo, una somma complessiva di 300 euro, è stato consegnato dall’azienda Biomar alla famiglia Papagni-Midugno.
È naturalmente soddisfatto Mimmo Quatela, presidente di progetto uomo e promotore dell’iniziativa: «Con tale attività abbiamo voluto accendere i riflettori sulle giovani famiglie biscegliesi che, nonostante tutto e tutti, non hanno paura di mettere al mondo i figli. Nei figli c’è la speranza di un futuro migliore, c’è l’impegno assiduo delle mamme e dei papà per il loro avvenire; c’è quella spinta personale, atavica, primordiale che ti sollecita ad operare affinché le nuove generazioni continuino il cammino di vita e di progresso per tutti, perché il loro domani sia migliore del nostro oggi». Sentita la partecipazione al sorteggio, a cui hanno partecipato ben ventisei famiglie biscegliesi che, secondo le parole di Quatela, costituiscono un «segno di apertura alla vita e di speranza per il futuro».
I due bonus assegnati tramite sorteggio contribuiranno concretamente ad agevolare le due famiglie estratte; l’importanza di “Una famiglia per la Vita” risiede però nel fatto che l’iniziativa punta un faro su situazioni di disagio sociale spesso sottovalutate dalle istituzioni. «La nostra associazione», sottolinea il presidente di Progetto Uomo, «non risolve i problemi delle persone e delle famiglie; essi rimangono sulle spalle di ciascuno. Però con le nostre iniziative, con il nostro servizio desideriamo sollecitare gli amministratori della nostra città ad attivare efficaci politiche per la famiglia e vogliamo aprire i cuori alla speranza e alla vita, come è accaduto con questa ultima iniziativa».