“Pietro aveva una dote particolare, la disponibilità per gli altri, l’amore gratuito. Oggi continua ad essere rivolto verso di noi ma non ci dice più parole umane, parla solo il linguaggio del vangelo. Se non vogliamo dimenticarlo dobbiamo ascoltare il suo linguaggio. La morte corporale è il passaggio obbligato per passare alla vita eterna. Preghiamo affinché Pietro risorga”. Le parole di Monsignor Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, riecheggiano nella Chiesa della Misericordia, popolatissima ma silente, composta, partecipe, per l’estremo saluto a Pietro Cosmai, l’autotrasportatore biscegliese morto tragicamente nell’incidente stradale del 17 agosto scorso, insieme al suo collega e concittadino Tommaso Di Pierro.
“Ci ritroviamo oggi in un silenzio che merita risposte dinanzi alla morte dolorosa e improvvisa”, aggiunge Pichierri nell’omelia, durante il funerale tenutosi nel pomeriggio di oggi, mercoledì 20 agosto. “Solo Dio può rispondere a tutti gli interrogativi, perché Dio è con noi e con loro, con Pietro e Tommaso. In quel momento terribile che hanno vissuto insieme Gesù si è presentati loro e li ha trovati in servizio, che compivano la loro professione nel migliore dei modi, desiderosi di tornare a casa con il frutto del loro lavoro, che però si è ritorto contro”.
“Non ti ho conosciuto personalmente ma in queste ore ho potuto comprendere quanto importante fossi per la tua famiglia e per la comunità della Misericordia”, dice Vittorio Fata, vice sindaco , in rappresentanza del primo cittadino, Francesco Spina, e della città intera. “Nessuna parola potrà alleviare il dolore in questi momenti delicati e difficili, ma Bisceglie vi è vicina”, conclude Fata rivolgendosi alla moglie di Pietro ed ai figli”.
La benedizione della salma, il rito delle esequie “In Paradiso ti accompagnino gli angeli, al tuo arrivo ti accolgano i martiri, e ti conducano nella santa Gerusalemme”, sono l’epilogo di una pagina profondamente triste nella storia della nostra città. Due morti bianche, dolorosissime. Due vite spezzate bruscamente, troppo presto. Solo il tempo potrà lenire il lacerante dolore dei familiari e dei parenti per la perdita dei loro cari. Resta il conforto nella preghiera e nella corrispondenza d’amorosi sensi, nella speranza che Pietro e Tommaso, dall’alto, possano dare forza e conforto ai propri cari.