A distanza di due mesi dall’incontro dello scorso primo febbraio con il sindaco Vittorio Fata e gli assessore Gianni Abascià e Vincenzo Valente, chiediamo che gli impegni assunti siano oggetto di un nuovo incontro e comunque abbiano un seguito”. E’ quanto chiedono a gran voce i rappresentanti di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, e di Casambulanti Bisceglie, Vincenzo Todisco.

Savino Montaruli, presidente Unimpresa Bat

“Quell’incontro ci consentì di affrontare talune situazioni che vedono in forte sofferenza il commercio nella città di Bisceglie”, spiega Montaruli, “La dura e cruda campagna elettorale che si sta consumando a Bisceglie ci lascia molto perplessi e ci rende oltremodo preoccupati perché ad andare in secondo piano e essere completamente trascurate sono proprio le piccole imprese, anche artigianali oltre che commerciali“.

“Ci sono situazioni che vanno assolutamente regolamentate ed affrontate. Per la Programmazione commerciale il comune di Bisceglie, nonostante gli enormi fondi pubblici a disposizione, ancora non è riuscita a dotarsi dei minimi strumenti di Programmazione quale il Documento Strategico del Commercio che diano soprattutto certezze alle imprese ed agli investitori”, sottolinea il presidente Unimpresa Bat, “E’ necessario eliminare l’abuso della pratica dell’atto monocratico che tanti danni e discriminazioni ha procurato negli anni quindi è necessario che vengano garantite pari opportunità, senza privilegi di sorta che hanno abbondantemente superato limiti di tollerabilità e di rispetto regolamentare”.

Vincenzo Todisco, presidente Casambulanti Bisceglie

A tali dichiarazione fanno eco quelle del presidente Casambulanti Bisceglie, Vincenzo Todisco: “Nell’incontro di febbraio abbiamo aperto uno spiraglio, una strada nuova verso l’affermazione dei diritti e soprattutto verso il ripensamento programmatico del tessuto commerciale biscegliese. Ora aspettiamo i fatti e le azioni consequenziali. Chiediamo quindi un nuovo incontro all’avvocato Fata e all’assessore Valente perché si dia anche seguito alle nostre richieste già formalizzate rispetto all’organizzazione dei mercati estivi, festivi, serali e straordinari aperti a tutti gli aventi diritto cioè a tutti gli operatori concessionari di posteggio nel mercato del martedì”.

“Abbiamo presentato proposte operative relative alla piazza del pesce, ma anche al modus operandi che nella città di Bisceglie, dal punto di vista istituzionale, deve cambiare completamente rotta perché non esistano figli e figliastri e soprattutto venga rispettato colui o coloro che hanno il pensiero diverso e hanno il coraggio di esprimerlo apertamente, sempre con correttezza ma senza servilismi e assoggettamenti politici che tanti danni potrebbero procurare alla città di Bisceglie già fin troppo provata”, conclude Todisco.