Tempo di bilanci anche per l’ex Casa Divina Provvidenza di Bisceglie, oggi Universo Salute. A circa due anni dall’acquisto la nuova proprietà della grande struttura sanitaria biscegliese ha tracciato un bilancio ed ha parlato degli ambiziosi progetti del futuro.
“Universo Salute si lascia alle spalle un 2019 straordinario”, spiegano dall’azienda pugliese, “a coronamento di un biennio in cui il Don Uva ha letteralmente voltato pagina, cancellando tutte le ombre del passato, a cominciare dall’incubo del default, ripartendo da un rinnovato dinamismo, nella prosecuzione del lavoro già ottimamente intrapreso dal commissario straordinario Bartolo Cozzoli, restituendo finalmente a Bisceglie, Foggia e Potenza un’Opera degna del suo Fondatore, della sua gente, fino a salvaguardare centinaia di posti di lavoro in quello che ancor oggi rappresenta uno dei maggiori poli occupazionali di Puglia e Basilicata”. Da Universo Salute proseguono sottolineando anche come “Non giunge per caso la Certificazione di Qualità, ottenuta nei mesi scorsi dalle strutture di Bisceglie e Foggia, dove gli Ispettori hanno riscontrato la piena conformità delle procedure agli standard ISO 9001:2015. Non è casuale nemmeno che Universo Salute si sia classificata al primo posto (laddove l’ex “Casa Divina Provvidenza” era mestamente ultima) nelle graduatorie relative alla valutazione partecipata del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero pubbliche e private”, in particolare, “nel 2019 la sede di Bisceglie ha ottenuto il primato assoluto nella valutazione partecipata del grado di umanizzazione nelle strutture di ricovero-riabilitative”.
Per Universo Salute si tratta di importanti riconoscimenti che confermano “il livello di indiscussa eccellenza ormai raggiunto nel panorama della Sanità pugliese, ma che per l’Amministratore delegato Paolo Telesforo rappresentano solo dei punti di partenza nella complessa operazione di rilancio di quella che, solo qualche anno fa, sembrava una nave alla deriva”.
Tantissime anche le novità introdotte dal punto di vista organizzativo e strutturale “agli albori del 2020 Universo Salute rappresenta ormai una macchina perfetta, che si muove seguendo i tempi dettati dalla logica e dalle risorse, a livello strutturale, organizzativo e anche estetico, con elevati standard di cura e assistenza, con personale efficiente e motivato, con idee in movimento se pensiamo, ad esempio, ai progetti di innovazione tecnologica relativi alle applicazioni “proprietarie” come Mycheck e Mypatient create dalla startup guidata da Luca Vigilante. Dai medici agli infermieri, dagli amministrativi ai tecnici, agli operatori: tutti profili che la nuova proprietà ha tenuto a recuperare e valorizzare, nel superamento di quell’idea di chiusura, propria delle strutture manicomiali, che aveva prodotto, nel tempo, microcosmi ormai incapaci di comunicare tra loro, in una dimensione rigida e gerarchica che aveva fatto perdere la visione dell’insieme.
Per il futuro il verbo che Universo Salute e l’Amministratore Paolo telesforo vogliono coniugare sembra essere “demanicomializzare”: “laddove c’era il manicomio oggi c’è la cittadella della cronicità, della disabilità, della riabilitazione, oltre che dell’assistenza al malato terminale. Il raggiungimento della fase finale di questo lungo processo passa attraverso la sintonia tra la capacità d’impresa e la buona politica, che ha reso possibile la realizzazione di un piccolo, nuovo miracolo italiano, di assoluta marca meridionale, così come sarebbe piaciuto ad un meridionalista pratico come Don Pasquale Uva. La sua grande comunità può guardare con serenità al futuro grazie al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, al governo e alla tecnocrazia regionali, che senza i clamori della ribalta hanno permesso la realizzazione di un sogno come la riconversione degli istituti ortofrenici. Sarà il Governatore stesso”, concludono da Universo Salute, “ad ufficializzarla in una imperdibile convention in programma il prossimo 16 gennaio presso il Salone dei Congressi di Universo Salute, a Bisceglie”.