Ci lasciamo alle spalle un anno complicato, che come tutti sappiamo, ha messo a dura prova l’intero sistema sanitario. Anche per quanto concerne l’Opera Don Uva, la pandemia ha avuto ripercussioni sui programmi preposti: non è stato affatto semplice gestire le ondate di contagio soprattutto se pensiamo alla fragilità di numerosi Ospiti, già affetti da pluripatologie, risultati positivi al virus”. A scriverlo, facendo un punto dell’anno appena trascorso è Alfredo Nolasco, responsabile relazioni rstituzionali di Universo Salute. 

“Tuttavia il 2020 non è stato caratterizzato solo da criticità, ma anche da effetti positivi, a cominciare dal consolidamento del concetto di demanicomializzazione: i grandi ospedali psichiatrici Don Uva si sono definitivamente trasformati in strutture long term care, cioè prevalentemente dedite alla cura e all’assistenza delle cronicità, oltre a proseguire le tradizionali attività, come la riabilitazione post acuzie, degli acuti e l’assistenza al malato terminale”, prosegue Nolasco. “E proprio sui titoli di coda, il 2020 ha regalato ad Universo Salute il consolidamento di due importantissimi risultati. In primis la riconversione dell’ex Istituto Ortofrenico in Struttura Specializzata per la Riabilitazione delle persone con diversa abilità neuropsicosensoriale, che si avvia verso la sua completa realizzazione. Anche questa è un’importante svolta, che permetterà di implementare sul territorio un tipo di approccio alle persone con diversa abilità completamente innovativo, basato sull’impegno teso a sviluppare le facoltà specifiche di ogni persona diversamente abile, superando l’ottica meramente assistenzialistica e mirando alla massima valorizzazione della dimensione personale, tramite percorsi di ottimizzazione delle facoltà neuropsicosensoriali, oltre che di integrazione nei circuiti sociali, lavorativi culturali”.

“Ma l’attualità si caratterizza anche per un’altra priorità che riguarda il personale: la questione dei contratti. La Proprietà, attraverso le recenti dichiarazioni dell’Amministratore Delegato Telesforo, riconosce i sacrosanti diritti dei lavoratori, al punto di schierarsi dalla loro parte, oltre che al fianco dei sindacati, a loro volta vicini all’azienda, con un apporto e un dialogo costruttivi proprio nei recenti, difficili contesti”, si legge nel comunicato stampa di Universo Salute. “La chiave del problema potrebbe teoricamente configurarsi in una sorta di risoluzione fifty-fifty tra Azienda e Regione Puglia, ma che ad oggi avrebbe potuto riguardare solo una parte del personale (esclusi i dipendenti delle Rsa e post acuzie), mentre l’intento della Proprietà è ben lontano dal delineare lavoratori di serie A e B. Di qui la scelta di congelare pro tempore la questione in attesa degli sviluppi del dialogo con la Regione Puglia, per giungere ad un’unica soluzione plausibile: la garanzia di un contratto degno per tutti i lavoratori, senza distinzione alcuna”. 

In programma, per il nuovo anno, il completamento della sede di Bisceglie, “con il chiaro intento di indossare l’abito migliore in vista del fatidico 2022, l’attesissimo anno del centenario della fondazione dell’Opera e della Congregazione delle Ancelle della Divina provvidenza”: una tappa ormai imminente, ricca di significati, a cominciare dal rilancio dell’immagine del Fondatore Don Pasquale Uva, per finire alla definizione di svolta irreversibile dell’Opera rispetto al passato.