Si terra domani, 20 settembre alle ore 17, nella sala multimediale dell’Unità di Riabilitazione Alzheimer Universo Salute Opera Don Uva di Bisceglie, l’ Open day con presentazione dell’Unità di Riabilitazione Alzheimer e un incontro sul tema “Alzheimer, porte aperte al futuro della cura”. Le innovazioni tecnologiche al servizio della demenza. Nei panni di… :percorso esperienziale, fisico, cognitivo ed emotivo nella fragilità”.

Universo Salute fa sapere che apriranno l’incontro “Pasquale de Toma, Presidente della Provincia Barletta-Andria-Trani, Angelantonio Angarano, Sindaco di Bisceglie. Successivamente sono previsti gli interventi di Katia Pinto, (Psicologa Universo Salute -Vicepresidente Federazione Alzheimer – Italia), Giorgia Monetti (Psicologa – Focos Argento – Padova), Marta Zerbinati (Psicologa – Focos Argento – Padova) e  Pietro Schino (Presidente Alzheimer – Bari)”. Universo salute prosegue spiegando anche come “L’evento, mirato a coinvolgere i media al fine di contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, è organizzato dall’Area Comunicazione di Universo Salute, diretta da Alfredo Nolasco, in collaborazione con Alzheimer Italia – Bari, Focos Argento, Provincia di Barletta, Andria, Trani e Comune di Bisceglie”.

L’evento si terrà proprio in occasione della XXVI giornata mondiale della malattia di Alzheimer. Nella stessa giornata “l’Unità di Riabilitazione Alzheimer dell’Opera Don Uva – Universo Salute, completamente rinnovata e adattata alle esigenze del paziente, apre le porte alla cittadinanza e presenta il programma di lavoro con il personale formato dalla cooperativa Focos Argentodivisione di Hr Care srl di Padova”.

Da Universo Salute fanno sapere anche “in tale occasione si potrà provare il percorso esperienziale fisico, cognitivo ed emotivo nella demenza, per comprendere le difficoltà che le persone anziane e con problemi cognitivi incontrano nella vita di tutti i giorni e per ricercare le strategie utili a dare un supporto concreto. I partecipanti sperimenteranno la confusione, il senso di isolamento, di vulnerabilità e molto altro tipicamente vissuto da una persona anziana e con demenza attraverso l’utilizzo di ausili che influenzano negativamente la vista, l’udito, i movimenti fini e le abilità sensoriali”.