“Il commissario straordinario della Asl/Bat, licenzierà per scadenza contratto di lavoro (31 dicembre), diciassette unità di Oss (operatore socio sanitario) a tempo determinato per sostituirle con altro personale a tempo determinato”. E’ quando denuncia l’USPPI Puglia in una nota stampa.

“E’ inaccettabile – tuona Nicola Brescia segretario nazionale Usppi – sono dipendenti che hanno effettuato 36 mesi di lavoro, in piena pandemia, la Regione Puglia, sorda alle richieste di stabilizzazione di 28 unità Oss, richiesta da parte del commissario straordinario Asl/Bat, Alessandro Delle Donne. ‘Qualcuno’ al dipartimento decide che al termine di scadenza 17 famiglie saranno licenziate e saranno sul lastrico. Una vergogna, lavoratori chiamati eroi e dimenticati dalla politica ‘usa e getta’.

L’Usppi Puglia per conto dei lavoratori Oss, ha notificato un atto di diffida alla Regione ed all’Asl – continua la nota – evidenziando che il loro rapporto era stato già rinnovato per ulteriori 4 mesi, con un totale di 36 mesi, ovvero stabilizzabili, quindi con la dimostrazione della essenzialità del servizio svolto a fronte delle necessità dell’Asl.  “Non è dato comprendere – afferma Brescia – il motivo per cui si voglia sostituire il personale in servizio con una prospettiva di stabilizzazione, con altro personale precario. Questa determinazione – si legge nell’atto di diffida – è illegittima sotto molteplici profili, oltre che illogica e irrazionale. Sono violati i principi posti dalla legge Madia che ha inteso superare il precariato, privilegiando la stabilizzazione del personale in servizio a tempo determinato”.

“Non si comprende inoltre, a fronte della dichiarata necessità di fronteggiare le attuali esigenze del servizio sanitario per carenza di personale, il motivo per cui l’Asl/Bt si dovrebbe privare delle professionalità e delle competenze del personale che è stato impegnato nella situazione emergenziale covid e che ha assicurato e continua a garantire il regolare funzionamento e la necessaria continuità dei relativi servizi, sostituendolo con nuovo personale precario privo della necessaria esperienza. A giustificare questo comportamento non possono essere invocati i limiti dei tetti di spesa, visto che l’impegno finanziario resta lo stesso”.

“Nell’atto di diffida stragiudiziale redatto dal sindacato Usppi Puglia – conclude la nota – viene formulata un’espressa diffida a non procedere al minacciato licenziamento degli Oss attualmente in servizio al fine di evitare un inevitabile contenzioso giudiziario con danni per il servizio sanitario”.