Il comune di Bisceglie ha presentato la sua candidatura per ottenere un finanziamento regionale di 300mila euro necessario per realizzare una “velostazione nei locali dell’ex scalo merci di proprietà di Rfi nella stazione ferroviaria di Bisceglie”. L’ente pubblico ha presentato il progetto per accedere ai fondi Por “Interventi per l’aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane e sub urbane” erogati dalla Regione Puglia.

Il progetto si colloca in un contesto ancora più ampio di riqualificazione urbana e potenziamento della mobilità sostenibile. L’idea è quella di realizzare una velostazione nell’area dell’ex scalo merci della stazione ferroviaria e collegarla all’attuale rete ciclabile cittadina. Contestualmente è prevista la riqualificazione dell’area prospiciente la velostazione con la realizzazione “di una vera piazza urbana”.

Nella velostazione saranno presenti: un servizio di noleggio di biciclette e accessori correlati (portapacchi, tasche, bici cargo, e-bikes); un parcheggio custodito con lucchetto e marchiatura per le biciclette; una ciclofficina per riparazioni urgenti e servizio fai da te; sportello informativo personale specializzato per guidare e fare da tutor alla ricerca delle possibilità, vantaggi e soluzioni di mobilità adeguate ad ogni utente. Previsto anche un sistema di bikesharing particolarmente avanzato tecnologicamente con servizi di monitoraggio e telediagnosi. Ogni utente dovrà avere una sua tessera univoca con la sua anagrafica completa e sarà possibile tramite software: “l’interrogazione per data del dettaglio movimenti eseguiti da ciascun utente”. L’utente potrà inoltre essere inibito al servizio da remoto. La telediagnosi dell’area fornirà inoltre: “in tempo reale lo stato dei cicloposteggi, comprese le eventuali avarie che dovranno poter essere sbloccate da remoto riportando in piena efficienza sia il singolo cicloposteggio sia l’intera stazione di distribuzione”. Il tutto potrà tradursi in un’applicazione per smartphone che consentirà agli utenti di sapere in tempo reale la disponibilità degli stalli vuoti.

Non solo tecnologia però, dalla relazione allegata al progetto presentato alla Regione emerge chiara anche la volontà di creare uno spazio che sia anche: “un luogo d’incontro, di partecipazione, dove si programma e si può sperimentare e progettare novità”. Previsto l’utilizzo dell’area per lo svolgimento di attività “volte a stimolare le persone a prendersi cura autonomamente della propria bicicletta e promuovere il riciclo di vecchi mezzi recuperabili. A tale scopo vengono messi a disposizione gli spazi e gli attrezzi specifici a chiunque condivida questi principi, nonché personale adibito ad aiutare e spiegare come e cosa poter fare”. L’ambizioso progetto prevede anche l’estensione della ciclofficina oltre i confini della velostazione: “progetti di interesse saranno svolti con scuole secondarie per la realizzazione di “reti” di ciclofficine satelliti diffuse, che possano trovare in quella centrale presso la velostazione, punto di supporto cruciale, sia a livello di spazi laboratoriali che di personale adibito alla gestione di laboratori con gli studenti. In questo contesto, attività di sinergia potranno essere svolte con le associazioni del territorio che già affrontano tali tematiche, anche in collaborazione con giovani e scuole”.